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Pescara, 25/07/2024
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Data: 07/06/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Qui Roseto - Di Girolamo: «Al ballottaggio dobbiamo unire il centrosinistra». Il candidato sindaco del Pd è in testa ed è stato avvantaggiato anche dal voto disgiunto. Pavone rincorre a 152 voti. Nella coalizione civica inizia la resa dei conti contro Ciancaione

ROSETO. Dopo anni di incontrastata egemonia, il socialista Nicola Di Marco ha ceduto lo scettro di consigliere più votato dai rosetani a Teresa Ginoble (nella foto) del Pd. Quest’ultima ha infatti ottenuto in questa tornata ben 699 consensi contro i 409 conquistati da Di Marco, il quale a sua volta ha perso per strada 57 voti rispetto alle amministrative del 2011. Ad ogni modo sono stati molti i candidati donna alla prima esperienza politica che hanno riportato un discreto successo come nel caso di Gabriella Recchiuti (370 voti), Luciana Di Bartolomeo (214), Marta Vannucci (106), Mara D’Anastasio (157), Samantha Risi (102), Anastasia Di Giulio (80) e Silvia Bizzarri (68). (f.ce.)ROSETO L’esito delle urne ha confermato il sostanziale equilibrio fra le coalizioni in competizione. Una manciata di voti separa infatti il candidato del Pd Sabatino Di Girolamo dal sindaco uscente Enio Pavone (152 a vantaggio del primo), il che rappresenta un’ulteriore incognita per il ballottaggio del 19 giugno. L’elemento sorpresa è legato più al fatto che Pavone si è detto sempre più che sicuro che avrebbe vinto al primo turno, forte anche della divisione maturata all’interno del centrosinistra e che ha prodotto il raggruppamento civico guidato da Rosaria Ciancaione. Quest’ultima ha pagato anche lo scotto del voto disgiunto, visto che almeno il 3% degli elettori ha dato il proprio consenso alle liste che la sostenevano, preferendo però a lei un altro candidato sindaco. Il risultato delle urne ha spiazzato Pavone, il quale la mattina di domenica, proprio durante le operazioni di voto sosteneva che la sua coalizione avrebbe vinto in tutte le sezioni. Ma la stessa notte, mentre si svolgeva lo spoglio delle schede e si andava delineando il risultato finale, il suo commento è cambiato. «Non pensavo che Di Girolamo potesse mettere in atto un recupero così netto», sottolineava Pavone, «anche se siamo stati sempre consapevoli della forza che potevano esprimere gli esponenti del Pd». In effetti ben 12 candidati della lista in questione hanno fatto registrare un risultato in tripla cifra riportando ben 2.823 voti in totale. Basti pensare che la sola Teresa Ginoble, la più votata in assoluto tra i candidati di tutte le formazioni con 699 voti, ha riportato più consensi di un’intera lista come ad esempio Roseto progressista (614 voti in totale) e la stessa cosa si è ripetuta con altri candidati supervotati del Pd. Intanto tra gli addetti ai lavori si parla già di resa dei conti all’interno delle varie formazioni. Naturalmente nell’occhio del ciclone è finita la coalizione esclusa dal ballottaggio, una parte della quale, cioè la componente civica che fa capo al parlamentare Giulio Sottanelli, avrebbe imputato la sconfitta al candidato sindaco Rosaria Ciancaione, chiedendone le dimissioni da consigliere comunale per far spazio al primo dei non eletti. Un altro elemento di attrito tra le due anime della coalizione inizialmente battezzata #amoroseto, che aveva indicato in Mario Nugnes il proprio candidato sindaco, sarebbe legato al sondaggio reso pubblico proprio durante la campagna elettorale, mentre la parte “sottanelliana” avrebbe invece preferito non divulgare i dati. Insomma, una serie di elementi destinati ad alimentare le polemiche del dopo-voto, soprattutto in virtù del consenso popolare che la coalizione guidata da Ciancaione sembrava aver calamitato durante la lunga ed estenuante campagna elettorale condotta dalla stessa candidata sindaco della coalizione civica. Atmosfera comprensibilmente euforica in casa Pd, i cui candidati hanno trascorso l’intera notte nella propria sede elettorale in attesa di ricevere i risultati dalle 24 sezioni rosetane. «Il ballottaggio era atteso e, tutto sommato, è sempre sembrato il risultato più accreditato» è l’analisi di Sabatino Di Girolamo, «non nascondo certo la mia soddisfazione nell’aver superato il candidato sindaco uscente, così come sono lusingato del mio successo personale, concretizzato con oltre mille voti in più delle tre liste a me collegate, che di fatto mi hanno trasformato nella quarta lista della coalizione. Spero che la fiducia accordatami dai rosetani sia confermata anche al ballottaggio e confido nell’unità del popolo di centrosinistra in vista di questo importante passaggio. Ma il risultato più grande che vorrei ottenere è la riunificazione del centrosinistra locale per il bene di Roseto».

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