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Pescara, 25/07/2024
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Data: 07/06/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Qui Sulmona - Casini-Di Masci, duello rinviato. Ma il prof è indietro di 2600 voti. La rappresentante di “Noi per Sulmona” potrebbe diventare la prima donna sindaco della città

SULMONA Una affermazione netta, mai messa in discussione. Annamaria Casini, candidata a sindaco voluta fortemente dall’assessore regionale alle Aree interne, Andrea Gerosolimo, è stata la più votata a Sulmona, sfiorando la vittoria al primo turno. Il suo principale avversario, Bruno Di Masci, si è fermato abbondantemente sotto il 30%. I due si ritroveranno di fronte al ballottaggio di domenica 19 giugno. In caso di vittoria della Casini la città si ritroverebbe, per la prima volta nella sua storia, con un sindaco donna. «È un ottimo risultato, adesso avanti tutta verso il ballottaggio, che siamo sicuri di vincere», commenta la Casini, «proseguirò la strada che insieme alla coalizione abbiamo intrapreso dall’inizio della campagna elettorale per portare avanti il nostro progetto. Sono una donna di squadra e ritengo che non basta un uomo solo al comando, ma sia necessario un lavoro in sinergia, per garantire governabilità e stabilità. Continuerò a stare tra la gente, nell’ottica di un’apertura con la cittadinanza». La forbice che divide Casini e Di Masci supera il 20%. Diverse liste di quest’ultimo si sono rivelate un autentico flop: il record in negativo spetta a “Sulmona oltre i ponti” con appena 75 preferenze. Ma al ballottaggio il risultato del primo turno sarà totalmente azzerato e conterà solo per la composizione del nuovo consiglio comunale. Se al ballottaggio dovessero essere confermati i numeri del primo turno – senza apparentamenti – la Casini arriverrebbe a Palazzo San Francesco con 10 consiglieri di maggioranza, Di Masci con 5 consiglieri di minoranza e Lucci sarebbe consigliere di minoranza. Elisabetta Bianchi di Forza Italia sarebbe la grande esclusa, per buona pace della senatrice Paola Pelino che l’ha sostenuta. Per altri è comunque un ottimo risultato, come nel caso di Alessandro Lucci di Sbic e Alberto Di Giandomenico di Sovranità: il primo ha superato i consensi ottenuti nel 2013, andando ben oltre i voti conquistati dalla sua lista, mentre il secondo ha sfiorato i mille voti giungendo a ridosso di Elisabetta Bianchi (Forza Italia), l’unica che si è presentata con il simbolo ufficiale di un partito. Il risultato abbondantemente sotto le previsioni per Di Masci non ha fiaccato lo spirito battagliero del professore, il quale subito dopo aver assorbito il primo momento di delusione, ha dichiarato di non volersi arrendere: «La partita è ancora tutta aperta, perché il turno di ballottaggio è una cosa a sè. In questi 15 giorni che ci separano dall’appuntamento fissato per domenica 19 insisteremo sugli obiettivi programmatici da perseguire, aprendo un confronto sui problemi che riguardano più da vicino la città di Sulmona e il suo bisogno di rinascita». Una giornata faticosa per tutti perché, nonostante la vittoria della Casini non sia mai stata in discussione, i risultati finali sono arrivati solo alle 16.30, quando il presidente della dodicesima sezione è riuscito a far quadrare i conti tra voti validi e schede scrutinate, che sono state 14.877. Annamaria Casini, candidata sindaco per la coalizione “Noi per Sulmona” ha ottenuto 6.436 voti pari al 44,75%; Bruno Di Masci (“La città che vogliamo”) 3.763 voti pari al 26,16%; Alessandro Lucci (Sbic) 1.756 ovvero il 12,20%; Elisabetta Bianchi (Forza Italia) 1.046 voti pari al 7,27%; Alberto Di Giandomenico 905 voti pari al 6,29%; Domenico Capaldo (Sel) 476 voti pari al 3,30%.

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