L'AQUILA A D'Alfonso va riconosciuto che degli amici non si è mai dimenticato, la chiosa dei consiglieri di Forza Italia Mauro Febbo e Emilio Iampieri è a margine dell'ultima nomina fatta dal presidente della Regione nel consiglio di amministrazione di Tua, la società unica del trasporto pubblico locale che, da ieri, ha un suo quinto componente nella figura di Guido Dezio. Già potente dirigente al Comune di Pescara da quando D'Alfonso ne era il sindaco, Dezio il fedelissimo approda così alla società regionale più importante, alla vigilia, tra l'altro, del primo taglio di corse da 500mila chilometri (da oggi) per rimettere in ordine conti e produttività della società. Ce ne sarà bisogno: a scorrere le retribuzioni dei dieci dirigenti in carica a Tua, si scopre che la norma di fissare un tetto massimo di stipendio ad 84mila euro, come cioè un dirigente regionale, non è mai stata rispettata. Perché tra retribuzioni, anzianità e deleghe varie, la forbice dei magnifici dieci va anche nel 2016 dai 91mila ai 150mila euro, con sei dirigenti che viaggiano a stipendi a sei cifre. «Il centrodestra in Regione dovrebbe restare in silenzio per sempre - replica secco Camillo D'Alessandro. -Se proprio vogliamo parlare dei costi del cda di Tua praticamente azzerati da parte nostra rispetto ai tre cda di Gtm, Arpa e Sangritana, mi chiedo dove stavano gli esponenti di Forza Italia quando un solo dirigente di una delle tre ex società percepiva oltre 200mila euro».