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Pescara, 25/07/2024
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Data: 09/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
La crisi dell'Atac - Consiglio già in emergenza: «Dieci giorni per salvare Atac»

LO SCENARIO Contratti di servizio, rifiuti, bilancio, scuole. L'estate in Campidoglio sarà molto calda, ma non solo per gli anticicloni africani che potrebbero alzare la colonnina del mercurio a livelli molto alti. Non sarà una partenza facile per il prossimo consiglio comunale, chiunque vinca al ballottaggio di domenica 19. Le scadenze sono urgenti e importanti, nonostante il lavoro svolto negli ultimi mesi dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, e i tempi a disposizione sono strettissimi. La prima seduta della nuova assemblea capitolina va celebrata entro il 19 luglio, un mese dopo il secondo turno delle elezioni, e i primi lavori dopo l'insediamento saranno inevitabilmente dedicati alle decisioni preliminari: proclamazione degli eletti e presentazione della giunta; elezione del presidente dell'aula Giulio Cesare, dei vice e dei segretari; composizione delle commissioni e scelta dei presidenti.
LE SCADENZE Ma non ce la si potrà prendere con calma. Entro la fine di luglio c'è già la prima insidia da sminare: il contratto di Roma Multiservizi in scadenza. Una vicenda che riguarda 3.800 dipendenti che rischiano il posto di lavoro, ma che si va a scontrare con le esigenze di bilancio e con il piano di rientro, che prevede la dismissione delle società partecipate di secondo livello. Proprio le scelte sulle partecipate rischiano di essere uno scoglio insidioso nelle prime settimane di navigazione della prossima giunta. C'è infatti da intervenire sul piano industriale dell'Atac, mettendo in campo scelte difficili per evitare che l'azienda di via Prenestina si avviti su una situazione molto rischiosa per i lavoratori e per il trasporto pubblico romano. A questo proposito, bisognerà anche rilanciare il bando per l'acquisto di nuovi autobus, andato deserto nella fase finale dell'amministrazione di Ignazio Marino. «Il prossimo sindaco già nei primi 15 giorni dall'insediamento dovrà prendere decisioni epocali per Roma: dal rischio rifiuti in strada alla Multiservizi, con 3.800 lavoratori in bilico - sottolinea Alessandro Onorato, ex capogruppo della Lista Marchini, il più votato della coalizione alle elezioni di domenica scorsa - Siamo veramente preoccupati, perché nei loro programmi non vediamo soluzioni a questi problemi».
LE SCELTE Il tema dei rifiuti, infatti, sarà un altro capitolo delicato. Bisognerà innanzitutto decidere sulla discarica di servizio da utilizzare come soluzione temporanea, per evitare l'emergenza. Ma anche prendere una direzione definitiva sulla privatizzazione di alcuni servizi legati al decoro e alla pulizia cittadina. L'ex sindaco, con una delibera, aveva indirizzato verso i privati lo spazzamento in almeno un paio di municipi romani (che avrebbero dovuto essere il I e il II). Ma Tronca ha congelato questo provvedimento, non considerandole misure di ordinaria amministrazione, rinviando la questione alla giunta prossima ventura.
LA MANOVRA Per fortuna del prossimo sindaco, il commissario straordinario ha già approvato il bilancio di previsione dell'anno in corso Marino, tre anni fa, non ebbe la stessa buona sorte - ma a estate conclusa arriverà il primo scoglio finanziario: la manovra di assestamento. In teoria la scadenza è abbastanza comoda (c'è tempo fino al 30 novembre), ma il tema dei conti è sempre molto scivoloso. E un'amministrazione appena eletta potrebbe trovarsi in grossa difficoltà a imprimere le proprie scelte strategiche con margini di manovra molto stretti.

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