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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/06/2016
Testata giornalistica: Il Centro
D’Alonzo: scandaloso tagliare l’autobus per Campotosto. Crognaleto attacca la regione

CROGNALETO Il sindaco di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo si scaglia contro la Regione dopo il taglio operato sulla linea bus Teramo-bivio Camposto, che da lunedì termina a Ortolano. «Come se non bastasse "la batosta" a danno delle aree interne sui recenti strumenti programmatori siglati da ultimo, e ancor più il silenzio assordante da parte di tutte le rappresentanze politiche, arriva», scrive D’Alonzo, «anche il taglio dei servizi pubblici, per intenderci ex Arpa, nelle aree della montagna! Proprio così, a far data 8 giugno il taglio indiscriminato adoperato dalla neo-società Tua a partecipazione regionale, inciderà quasi del 30% solo sulle aree interne, ponendo fine anche al collegamento con il lago di Campotosto. Uno sciagurato provvedimento che, bando alle chiacchiere, produce un vero dissapore della collettività montana verso coloro che lo hanno professato ed adoperato!». D’Alonzo ritiene una beffa che, quando il consigliere delegato ai trasporti della Regione ha convocato i sindaci abruzzesi per discutere dei tagli al chilometraggio, «riuscimmo a strappare una sorta di consultazione per aree in modo da valutare al meglio le situazioni ed incidere il meno possibile sul disagio dei cittadini. Invece poi, quanto inteso si è tradotto in un colloquio tra singoli sindaci e tecnici della Regione e della società Tua, e nemmeno sulla proposta concordata ed inviata con soluzioni ottimali si è avuta quantomeno risposta, se non il taglio delle corse». D’Alonzo si chiede: «Come si può parlare di rilancio del turismo nelle aree interne, come si può mantenere Ryanair di Pescara se poi al turista olandese non si dà la possibilità di arrivare fino al lago di Campotosto, poiché il pullman fa capolinea ad Ortolano? Tempo perso, come se i sindaci non abbiano nulla da fare! Forse alla prossima convocazione conviene non partecipare e magari prendere la macchina ed accompagnare qualche vecchietto che vuole recarsi in città o in ambulatorio». Il sindaco conclude: «Non ci sto, venderò cara la pelle! Intanto chiederò un incontro al prefetto di Teramo per denunciare il disservizio».

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