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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/06/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Statali, vale ancora l’articolo 18. Licenziamenti dipendenti pubblici, la Cassazione ritiene non applicabile la riforma Fornero

ROMA L’articolo 18 non è scomparso per tutti, la garanzia di reintegra vale ancora, nella sua versione originale, per tutti i 3,2 milioni di statali. A sancirlo è una sentenza della Cassazione, che detta la linea su una questione quanto mai dibattuta. Dopo gli interventi della legge Fornero, del 2012, e del Jobs act, entrato in vigore lo scorso anno, la possibilità di riottenere il posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo è stata infatti circoscritta. Ma le nuove regole sono state cucite addosso al lavoratore privato, per il pubblico si è rinviato a successivi interventi o si è taciuto. Da qui i dubbi. La ministra della P.A, Marianna Madia, ha però sempre ribadito il principio per cui ai travet «non si applicano le modifiche apportate» allo Statuto dei lavoratori. Se la pronuncia non bastasse il Governo è pronto a chiarire per legge la faccenda nel Testo Unico sul pubblico impiego atteso per l’estate o al più entro l’anno. D’altra parte la materia è intricata e la stessa Corte ammette come siano emersi «orientamenti contrastanti». Ciò non stupisce visto che, viene spiegato nella sentenza, su un piatto della bilancia c’è il principio di «uniformità di trattamento» fra pubblico e privato mentre sull’altro pesa «la inconciliabilità» della nuove regole con il regime valido nella P.A. La Uil fa notare come nel pubblico si entri «per concorso», mentre per la leader della Cgil, Susanna Camusso, tutto torna: «niente di speciale, se non il fatto che le istituzioni continuano a funzionare». Non ci stanno invece gli avvocati giuslavoristi per cui il doppio binario, pubblico e privato, crea «disuguaglianza». Invita alla cautela l’esperto Pietro Ichino: la sentenza riguarda la legge Fornero ma non il Jobs act. Per scacciare ogni dubbio, secondo la Confsal Unsa, è però «necessario un intervento» legislativo. La Corte avanza anche un’ipotesi, parlando della possibilità di collegarsi al rinvio di legge inserito dalla Fornero, che demanda a un atto successivo l’armonizzazione tra i due canali. Per i magistrati si potrebbe semplicemente limitare il rinvio e quindi «escludere l’automatica estensione di modifiche». Il fronte P.A. è in fermento anche per altre novità sul salario accessorio, di produttività: le regole potrebbero essere riscritte in due tappe. Intanto è arrivato il decreto che sblocca i rinnovi per oltre un milione di dipendenti pubblici (tra autonomie e sanità). Anche per loro uno stanziamento equivalente a 300milioni di euro.

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