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Pescara, 25/07/2024
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Data: 11/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Lavoro, stretta del governo sui voucher

ROMA Comunicazioni più veloci e multe salate per le aziende che sgarrano. Il governo prova a correre ai ripari per sanare le distorsioni all'uso improprio dei voucher, così come regolamentati dal Jobs act. Il provvedimento approvato ieri in via preliminare dal consiglio dei ministri (il decreto sarà esaminato dal Parlamento e poi tornerà a Palazzo Chigi per l'ok definitivo) prevede la tracciabilità istantanea del buono lavoro da 10 euro lordi l'ora e si è reso necessario per frenare il boom dei ticket che, nel primo trimestre 2016, sono cresciuti del 45,6%, arrivando a 31,5 milioni. Una proliferazione certamente positiva in quanto ha rimesso in moto l'occupazione ma tra le cui pieghe si nascondevano molti abusi e sfruttamenti nei confronti dei lavoratori. Il governo ha costruito un meccanismo che, mutuando la procedura già utilizzata per tracciare il lavoro intermittente, prevede che gli imprenditori non agricoli o professionisti che ricorrono a prestazioni di lavoro accessorio sono tenuti, almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione di lavoro accessorio, a comunicare alla sede territoriale dell'Ispettorato nazionale del lavoro, con sms o email, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione. La strategia dell'esecutivo Renzi è chiara: l'obbligo immediato (mentre attualmente c'è un margine di 30 giorni) di effettuare la comunicazione dovrebbe impedire al datore di lavoro di comportarsi in maniera fraudolenta. Ad esempio acquistando un voucher e tenendolo nel cassetto per attivarlo solo in caso di problemi, come un infortunio.
IL SETTORE AGRICOLO
Quanto al settore agricolo, le aziende committenti dovranno comunicare, nello stesso termine e con le stesse modalità dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione, ma con riferimento ad un arco temporale non superiore a 7 giorni. In caso di violazione degli obblighi di comunicazione scatta una sanzione amministrativa da euro 400 a 2.400 euro in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione. Un'altra modifica introdotta del decreto correttivo sui voucher esclude il settore agricolo dall'applicazione del tetto imposto ai committenti imprenditori in quanto l'utilizzo del lavoro accessorio in agricoltura è già soggetto, oltre al limite generale dei 7 mila euro per lavoratore, anche ad ulteriori limiti secondo i quali in agricoltura il lavoro accessorio è utilizzabile stagionalmente da parte di pensionati e studenti con meno di 25 anni o in qualunque periodo dell'anno se universitari e per le attività agricole presso piccoli produttori con un volume d'affari non superiore a 7 mila euro. «Il provvedimento conferma il nostro impegno a combattere ogni forma di illegalità e di precarietà nel mercato del lavoro e a colpire tutti i comportamenti che sfruttano il lavoro ed alterano una corretta concorrenza tra le imprese» ha spiegato il ministro del Lavoro Poletti.
Con il decreto, Palazzo Chigi ha anche aperto alla possibilità di trasformare i contratti di solidarietà difensiva che prevedono una riduzione dell'orario di lavoro per evitare licenziamenti in contratti di solidarietà espansiva, nei quali la riduzione di orario è finalizzata a nuove assunzioni a condizione che il taglio complessivo dell'orario non sia superiore a quello già concordato. La trasformazione può riguardare i contratti di solidarietà difensivi in corso da almeno 12 mesi e quelli stipulati prima del primo gennaio 2016. Nel dettaglio, ai lavoratori spetta un trattamento di integrazione salariale di importo pari al 50% dell'integrazione salariale prevista prima della trasformazione del contratto e il datore di lavoro integra tale trattamento almeno sino alla misura dell'integrazione salariale originaria. L'integrazione a carico del datore di lavoro non è imponibile ai fini previdenziali e i lavoratori beneficiano dell'accredito contributivo figurativo.

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