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Pescara, 25/07/2024
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Data: 12/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Variante sud, i comitati esultano e contrattaccano. Inviata nota a tutti gli enti interessati: «Necessario mutare il tracciato dell'opera»

No al consumo di suolo, no al percorso sopraelevato della Variante Sud ora al vaglio dell'Ufficio Via. I comitati tornano all'attacco alla vigilia del consiglio comunale che ha all'ordine del giorno la mozione Perilli-Masciocco e altri firmatari, fra cui Daniele Ferella e Antonello Bernardi, con la quale si impegna la stessa assise civica ad appoggiare il sesto percorso alternativo al progetto che prevede in sostanza l'allargamento della Statale 17. I comitati e le associazioni, fra cui Italia Nostra e Archeoclub, invitano i cittadini ad essere presenti in massa domani pomeriggio alle 15 nell'aula consiliare per far sentire la loro voce. Nel contempo gli stessi hanno inviato una nota all'Ufficio Via della Regione Abruzzo, al ministero dei Trasporti, all'Anas e al presidente della Regione cercando di spiegare ancora una volta la necessità di mutare il tracciato e chiarire una contraddizione: in occasione delle osservazioni sul tracciato del 2014 (quello che passava per Onna e San Gregorio) un gruppo di cittadini e gli stessi consiglieri di opposizione che ora si schierano per il no, firmarono una petizione alla quale fu allegata, sembra in una secondo momento, una planimetria di massima sul progetto alternativo ora all'esame del ministero. «Quel progetto non fu condiviso con noi- ha ribadito Ferella-. Noi non sapevamo che sarebbe stata allegata la planimetria di un progetto alternativo a quello del 2014».
MANCATA CONDIVISIONEEvidentemente però il ministero deve aver preso per buone quelle osservazioni convinto che il tracciato proposto fosse stato condiviso da tutti. Al di là dell'equivoco ora i comitati sostengono che anche i gruppi di Onna e San Gregorio siano concordi nel sostenere che il percorso alternativo che passa per la Ss17 sia quello migliore. «Lo testimoniano i verbali delle riunioni», ha spiegato il ricercatore Angelo Jonas Imperiale che si occupa di valutazione di impatto sociale, ribadendo la svolta epocale compiuta dal Via che per la prima volta ha stabilito per un'opera che si ricorra all'inchiesta pubblica. Anche Paolo Muzi di Italia Nostra, anche a nome di Archeoclub, difende a spada tratta il nuovo tracciato in linea con le direttive europee contro il consumo di suolo. Nella nota rimessa al ministero i Comitati bacchettano l'Anas svelando che il progetto alternativo ora all'esame del Via, «è stato depositato e la conferenza dei servizi convocata prima ancora che la procedura Via fosse terminata con gravissime forzature al corretto iter formale che regolamenta tutte le opere di interesse pubblico e strategico».
I comitati chiedono, dunque, «al Ministero dei trasporti e all'Anas di valutare positivamente il processo costruttivo portato avanti dai comitati». Dalla parte del percorso lungo la 17 anche una ventina di imprenditori della zona che hanno sottoscritto un documento. L'accesso ai negozi nel progetto del nuovo tracciato desiderato sarebbe assicurato da una strada complanare per il traffico locale dalla rotatoria di Onna a quella di San Gregorio. Nel complesso il progetto di miglioramento della 17 prevede una sezione stradale di 12 metri e mezzo a due corsie da 3,75 metri ciascuna, due banchine asfaltate e due argini da un metro ciascuno. É prevista una doppia ipotesi di rotatoria a valle del viadotto sulla 17 Ter e la stazione ferroviaria di Paganica in cui sono possibili o un sottopasso o un viadotto. L'opera consentirebbe un risparmio del 25% rispetto ai 37 milioni previsti. Peraltro non prevederebbe espropri, con il tracciato attuale invece sarebbero espropriate 373 particelle di privati. I comitati si chiedono cosa si nasconda dietro l'insistenza a spendere di più. A chi giova davvero?

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