«Esiste uno studio di fattibilità per il progetto della funivia che collega il campus universitario al centro di Teramo? Quel terreno è franoso». Nuove critiche arrivano sul progetto della funivia da parte del coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia-An l'indomani la firma del Masterplan da parte del premier Renzi. «Era logico aspettarsi l'apertura di un tavolo pubblico al fine di coinvolgere associazioni, liberi cittadini e di indirizzare magari i 10 milioni di euro necessari a realizzare l'opera per altre necessità del territorio», si legge nelle nota di Fdi-An, «ci preme sapere dal magnifico rettore Luciano D'Amico e dai suoi validissimi collaboratori che tanto si sono spesi per il compimento di questo iter burocratico, se ci sia già stato uno studio di fattibilità e chi dovrebbe farsi carico, dopo la realizzazione dell'opera, delle spese di gestione e manutenzione. Tutti sono a conoscenza che la funivia poggerà le fondamenta su un terreno franoso come più volte dimostrato da vecchi sondaggi geognostici effettuati sulla stessa zona. Questo ci porta già a pensare ai rischi connessi ed ai tempi biblici di realizzazione ai quali si potrebbe andare incontro. Perché allora non riflettere sulla sicurezza del quartiere e dei residenti di Coste Sant'Agostino?».