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Pescara, 25/07/2024
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Data: 12/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sanzio nel caos. Il nuovo cda arriverà domani. L'aeroporto di Ancona è gravato da 40 milioni di debiti, con un bilancio 2015 avviato verso la chiusura in rosso (Delvecchio parla di -12 milioni di euro). Intanto la Filt Cgil ribadisce la necessità che sia attivato un «tavolo tecnico di sviluppo e rilancio concordato»

ANCONA Avviate le consultazioni per la scelta del nuovo consigliere d'amministrazione di Aerdorica. Ieri il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, ha avuto i primi contatti con uno dei possibili candidati a coprire la casella vuota nel cda della società di gestione dell'aeroporto. Un tecnico, questo è certo, che affianchi il presidente Lorenzo Catraro e la consigliera d'amministrazione Federica Massei che, dopo le dimissioni, sono sicuri della riconferma.
Manca all'appello il sostituto dell'ormai ex ad Andrea Delvecchio. Ebbene, il nome dovrebbe essere ufficializzato domani, ma già ieri il governatore ha effettuato una prima ricognizione. Sembra che lo stesso presidente dimissionario, Catraro, abbia fatto la propria parte, con un giro di telefonate tra professionisti provenienti dal suo ambito lavorativo, le Ferrovie (l'esponente socialista è dirigente di Rfi). Una ricerca non certo semplice, visto lo stato di salute dell'aeroporto: gravato da 40 milioni di debiti, con un bilancio 2015 avviato verso la chiusura in rosso (Delvecchio parla di -12 milioni di euro), con traffici in calo e la prospettiva del ritiro della concessione a fine anno se il 2016 non avrà i conti in regola, non sono molti i manager disposti e mettersi in gioco. E, di certo, la scelta di Ceriscioli non può andare al ribasso. Il coro di soci e sindacati è unanime: evitare gli errori commessi a fine 2015 con la scelta di Delvecchio risultata fallimentare. Un tecnico, si diceva. Ma, come spesso accade in questi casi, la politica vorrebbe metterci del suo, soprattutto alla luce del fatto che la presidenza di Aerdorica è stata affidata ad un esponente di uno dei partiti di maggioranza, il segretario dei Socialisti, Lorenzo Catraro. Ecco quindi che, si dice, alcuni pezzi del Pd starebbero spingendo per dire la propria. E ritorna in queste ore in ballo il progetto messo a punto dal direttore di Interporto, Nicola Paradiso, per una gestione unica tra le due infrastrutture. Si mormora che tempo fa fosse stata ventilata da alcuni ambienti democrat l'ipotesi di una sorta di fusione amministrativa Interporto-Aeroporto con Paradiso presidente. Ma, si sa, il progetto di sinergia non piacque a Ceriscioli e, quindi, sembra ormai destinato a tramontare. Intanto la Filt Cgil, per voce di Fabrizio Fabbietti, ribadisce la necessità che sia attivato un «tavolo tecnico di sviluppo e rilancio concordato, un tavolo che non può non tenere in considerazione dei maggiori esponenti delle infrastrutture del territorio. Siamo convinti che i rappresentati dell'Autorità portuale, dell'Interporto e delle imprese siano gli interlocutori più preparati alla discussione sulle necessità del territorio e su come sviluppare il movimento passeggeri e merci».

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