L’Ugl ha confermato lo sciopero di stasera, guarda caso proprio in concomitanza con la prima partita dell’Italia agli Europei. Mezz’ora prima del calcio d’inizio, gli autisti dei bus e i macchinisti della metropolitana di Roma scenderanno dai loro mezzi e correranno verso casa dove ad attenderli c’è un comodo divano davanti alla tv. Non sono bastate le polemiche per indurre il sindacato a rinviare lo sciopero, indetto dalle 20,30 alle 00,30. Il primo ad indignarsi è stato il candidato sindaco del Pd, Roberto Giachetti: «Mi domando perché non è stato fatto il giorno prima...». L’Ugl gli ha risposto che è stato scelto quell’orario per «creare meno disagi agli utenti». Resta il fatto che, casualmente, il giorno sia quello di Belgio-Italia. Un’altra anomalia, se così la vogliamo chiamare, è il fatto che solo stavolta si sia voluto andare incontro alle esigenza di chi utilizza i mezzi pubblici. Nelle settimane e nei mesi scorsi, infatti, non è stata adottata la stessa accortezza, quando i lavoratori Atac hanno incrociato spesso le braccia, dalla prima mattina fino a pomeriggio inoltrato. In genere, sempre di venerdì e mai di lunedì. Il Codacons ha chiesto al prefetto e al Garante per gli scioperi di intervenire perché «stavolta si è superato ogni limite e si è dimostrato chiaramente come i diritti degli utenti possano essere calpestati dai sindacati dei lavoratori». L’Ugl, ovviamente, non rappresenta la totalità dei dipendenti dell’azienda di trasporto capitolina. Autobus e metropolitane, quindi, potrebbero comunque garantire parte del servizio. Ma c’è la possibilità che anche altri lavoratori seguano l’esempio dei colleghi aderenti all’Ugl. Una sorta di effetto domino già accaduto in passato.