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Pescara, 25/07/2024
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Data: 13/06/2016
Testata giornalistica: Il Centro
L'Aquila. A piazza d’Armi vogliono il “Mercabus”. I clienti, dicono gli ambulanti, potrebbe essere molti di più se ci fosse un servizio di collegamento

L’AQUILA La location non è male, ma al mercato giornaliero di piazza d’Armi manca ancora qualcosa: un collegamento che consenta a chi non ha l’auto di poter raggiungere l’area dove sono state spostate le bancarelle che si trovavano in piazza Duomo. E allora, i 46 ambulanti rimasti, tornano a chiedere il “Mercabus” al Comune. «Il sabato e il mercoledì va abbastanza bene», dice Alberto Capretti, presidente della Fiva Confcommercio, «un po’ meno gli altri giorni. Qui non siamo in centro storico, dove vivevano 15mila persone». Gli affari, secondo Capretti, si sono ridotti di circa il 50%. «il posto è bellissimo, ma bisogna fare qualcosa per aiutare le persone a venire da noi. Ci serve quello che noi chiamamo il “Mercabus”, che entri qui per portare le casalinghe, i pensionati, tutti quelli che non hanno la macchina, e chi non può arrivare coni mezzi pubblici dai Progetti Case o dai Map». Secondo Rocco Tersigni, marito di Dorotea Sebastiani, titolare della bancarella che vende scarpe, a piazza d’Armi «non si sta tanto bene. Siamo un po' fuori mano», dice, «e questo è risaputo. Tra l’altro le persone non sono ancora rientrate all’Aquila, e quelli che ci sono qui vengono poco. Il sabato va un po’ meglio, ma il volume d'affari si è ridotto del 70%, anche perché le tasse sono tantissime, la Tosap è aumentata, e gli incassi sono diminuiti tanto. A Roberto Ursini, titolare dell’omonima azienda avicola di Cese di Preturo, va un po’ meglio. «Il sabato si lavora abbastanza bene, gli altri giorni un po' a singhiozzo, dipende dal tempo. Devo essere sincero, personalmente non ho subìto un calo eccessivo. Del resto, rappresentiamo un’alternativa ai centri commerciali, senza nulla togliere alla grande distribuzione. « L'apertura di viale Corrado IV al doppio senso di circolazione», sostiene, «ha portato benefìci. Non sono tantissimi, ma qualche cliente in più c’è. Rimane il problema del maltempo, ma il Comune non vuole coprire l’area perché dice che è impattante». Gli fa eco Marina Dundee, che fa parte di una famiglia che da 40 anni vende frutta al mercato. «A piazza d'Armi», dice, «se non piove le cose vanno meglio. Il sabato abbiamo più gente, ma rispetto a piazza Duomo c'è un bell'abisso, in quanto a clientela, perché arrivare qui è difficile, soprattutto se non hai la macchina. Lamentiamo la mancanza di un servizio pubblico che ancora non abbiamo».

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