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Data: 13/06/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Strada dei Parchi: Ramadori, «Sì ai caselli automatizzati, ma nessun licenziamento». L'ad della società replica ai sindacati e difende anche aumento pedaggi

PESCARA - "Il mondo sta cambiando, i caselli autostradali automatizzati sono la soluzione del futuro, mentre la figura dell'esattore è destinata a scomparire".

Risponde così Cesare Ramadori, amministratore delegato di Strada dei parchi, società della holding dell’imprenditore pescarese Carlo Toto, che gestisce le autostrade A24 (Roma-L’Aquila-Teramo) ed A25 (Torano-Pescara), ai sindacati in stato di mobilitazione contro l’ipotesi, per loro micidiale, di sostituire progressivamente i casellanti, attualmente 200, con i sistemi automatici di pagamento.

Ipotesi data per imminente in una decina di caselli tanto per cominciare, dopo che Strada dei Parchi ha vinto un ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, contro una circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che obbligava tutte le concessionarie autostradali d'Italia a garantire il presidio fisico, l’impiego di un casellante in carne ed ossa, in ogni casello autostradale.

Ramadori però, intervistato da Abruzzoweb, non solo non nega questa intenzione, ma la rivendica come una via obbligata. Sottolineando però che non c’è nulla da temere in termini occupazionali, come invece denunciano i sindacati che hanno scioperato anche per questa ragione, due volte nell’ultimo mese.

"La razionalizzazione dei caselli e degli svincoli - sostiene infatti Ramadori - sta avvenendo in tutte le autostrade italiane. Noi anzi siamo da questo punto di vista in ritardo. Ma quello che semplicemente avverrà sarà che i dipendenti impiegati nei caselli saranno spostati nel servizio viabilità, che abbiamo intenzione di potenziare. Diventeranno cioè ausiliari che daranno assistenza agli utenti in caso di necessità".

In questo modo, assicura, la sicurezza sarà incrementata e non diminuita, come invece denunciano i sindacati.

Tra le loro argomentazioni contro l’automazione, oltre ai possibili esuberi c'è anche quella secondo cui "un casellante in carne ed ossa garantisce all'utenza, ai cittadini, un servizio di vigilanza, di informazione ed assistenza immediata, in particolare per gli anziani".

Nella polemica sui caselli non poteva che trascinare con se quella, non certo nuova sul’alto costo dei pedaggi della A24 e a25, pari al 3,4 per cento nel 2016, del 42,8 per cento complessivamente negli ultimi sette anni.

"Come ho già spiegato in varie occasioni – afferma Ramadori - l'incremento tariffario nasce da una formula matematica che tiene conto degli investimenti sull’infrastruttura che Strada dei parchi ha effettuato, per un importo arrivato a 700 milioni e che continuerà a fare".

"A questo si aggiunge anche il calo del traffico molto significativo avvenuto tra 2010 e 2014, che stiamo però per fortuna recuperando, visto che ora si attesta ad un meno 3 per cento".

Per le associazioni dei consumatori però il calo del traffico è stato causato proprio dall'aumento dei pedaggi, con tanti pendolari che utilizzano la viabilità locale, o si sono messi a condividere l'automobile, con meno biglietti staccati ai caselli.

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