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Data: 16/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Autostrada per Roma aperture peligne

L’AQUILA Sedersi a tavolino, vedere le carte e i progetti, proporre aggiustamenti e soluzioni: il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis, non ama le scorciatoie, non quelle politiche almeno, perché quelle stradali vuole valutarle con serenità e serietà. Con queste premesse ha così convocato, per discutere del progetto della bretella autostradale avanzato da Toto, per il 23 giugno prossimo a Sulmona tutti i sindaci del territorio: «Dall’Alto Sangro alla Valle Subequana, passando per Sulmona (che nel frattempo avrà eletto il nuovo primo cittadino, ndr) - spiega De Crescentiis - per decidere insieme cosa è meglio per tutti, senza andare in ordine sparso». Il tema è stato già al centro di un incontro nel suo Comune (Pratola) tra maggioranza e opposizione. L’idea è quella di verificare la fattibilità del progetto che prevede di tagliare fuori dall’A25 i caselli di Pratola, Cocullo e Pescina, per aprirne uno a Vittorito e uno a Castel di Ieri (che arrivi ad Aielli con un tunnel). Quello che chiedono in molti è di tutelare, oltre all’ambiente, anche la mobilità delle aree interne: con Toto che deve prendersi in carico la gestione dei tratti declassati (da Pratola a Vittorito e da Cocullo ad Aielli, che resterebbero delle bretelle attrezzate) e il governo che deve impegnarsi con l’Anas a migliorare i raccordi, a partire dal prolungamento della strada a quattro corsie tra Sulmona e Pratola. «E’ il modo corretto per arrivare a soluzioni condivise da tutto il territorio, senza lasciarsi andare a inutili allarmismi o a dannose strumentalizzazioni - plaude Luciano Monticelli -. La messa in sicurezza dell’autostrada che unisce l’Abruzzo a Roma è questione troppo importante e delicata per essere affidata ad analisi superficiali o improvvisate». Un chi va là, insomma, ad Andrea Gerosolimo che sul progetto di accorciamento della Strada dei Parchi aveva annunciato battaglia, come quella fatta per il Punto nascita. E non è un caso che la risposta della Regione sia stata affidata proprio a Monticelli che, nelle altre battaglie, è stato di Gerosolimo fedele alleato.

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