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Pescara, 25/07/2024
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Data: 20/06/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Virginia e Chiara la rivoluzione M5S è tutta al femminile. Raggi e Appendino si preparano a governare Roma e Torino. Umiliati i candidati renziani, ma ora si inizia a fare sul serio

ROMA Una valanga rosa firmata Cinquestelle ha travolto il Pd. Virginia Raggi a Roma e Chiara Appendino a Torino, la prima con il 67%, la seconda con il 56% hanno messo ko due pezzi da novanta del partito di governo, Roberto Giachetti e Piero Fassino che hanno ammesso la sconfitta prima della fine dello spoglio dei voti. La festa nel quartier generale di Virginia Raggi all’Ostiense, primo sindaco donna di Roma, inizia pochi minuti dopo la chiusura della urne. Bastano le prime proiezioni dello spoglio dei voti per capire che è troppo grande la “forbice” delle preferenze con il suo avversario Roberto Giachetti e che sarà lei a soli 38 anni a salire al Campidoglio. Trionfante. Il distacco di Virginia Raggi sul vice presidente della Camera e uomo vicino al premier Matteo Renzi è stato evidente fin dall’inizio: quel 67% dei voti che ha tinto di giallo gran parte dei municipi dal centro alla periferie. «E adesso iniziamo! #coraggio» ha scritto su Twitter Alessandro Di Battista, suo sponsor fin dall’inizio di questa galoppata verso il Campidoglio. Passa poco meno di un’ora e a Torino un’altra giovane donna del Movimento 5 stelle Chiara Appendino, 32 anni, consigliere comunale, esulta. È lei il nuovo sindaco di Torino. Ci ha messo un’ora in più di Virginia Raggi per capire di aver vinto su uno dei candidati, Piero Fassino, che all’inizio di questa campagna elettorale sembrava “blindato” dal buon governo della città. Uno choc per il partito di governo che da Roma chiuso al Nazareno rimane in silenzio. Parlano invece i due candidati sconfitti. Sia Giachetti che Fassino non aspettano la fine dello scrutinio per ammettere in tv la sconfitta. Il primo è Giachetti quando non è ancora mezzanotte. Non rimangono invece in silenzio i big del M5S che vedono i risultati della elezioni amministrative come un passaggio galoppante verso palazzo Chigi. «Ora siamo pronti per il governo del paese» annuncia Luigi Di Maio, uno del Direttorio Cinquestelle. Da ieri, tre capitali europee sono governate da donne. Virginia Raggi a Roma, come Anna Hidalgo a Parigi e Manuela Carmena a Madrid. «Coraggio. Il resto sarà storia» ha scritto su Twitter Virginia Raggi travolta dalla festa dei militanti grillini che hanno invaso le strade del quartiere Ostiense sede del suo quartier generale e a poco a poco tutta Roma con cori da stadio e clacson. Tra la folla Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, morto pochi mesi fa. Beppe Grillo, annunciato per tutta la giornata non si è visto alla festa di piazza. Chiara Appendino all’una di notte fa il suo primo discorso da sindaco: «È stato un lungo cammino anche questa campagna elettorale intensa, faticosa ma affrontata con impegno e generosità senza mai perdere il sorriso anche nei momenti difficili e ce ne sono stati molti. I torinesi ci hanno accolto con un rinnovato interesse per la politica e un calore difficile da descrivere», aggiunge «non siamo che un piccolo frammento della storia della nostra città. Una storia-che ho il dovere di custodire e lasciarla migliore a chi ci succederà». Il neo sindaco di Torino «ringrazia il predecessore Fassino e la sua squadra per aver condotto questa città negli ultimi cinque anni. «Ogni torinese dovrà sentire palazzo come la propria casa, la cui porta sarà sempre aperta». Oggi per entrambe inizia una nuova vita. E anche per le loro città che le hanno accompagnate nella poltrona di sindaco trionfanti.

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