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Data: 21/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
«L'aeroporto merita investimenti per almeno 5 anni». Lettera di sindacati e associazioni di categoria alla Regione per lo scalo «Aumentare le risorse e confermare Ryanair»

«Bene i progetti di finanziamento pluriennale dello scalo, insufficienti però nell'importo e nella durata: sollecitiamo perciò il governo regionale ad aumentare la dotazione delle misure previste, estendendone la durata ad almeno cinque anni in modo da garantire agli organi della società di gestione certezza di risorse finanziarie, condizione essenziale per poter programmare un ulteriore sviluppo». E' un appello a rilanciare l'Aeroporto d'Abruzzo quello rivolto alla Regione da sindacati e associazioni di categoria. Che si tratti di un'azione forte è dimostrato dalla firma congiunta di Casartigiani, Cia, Cgil, Cisl, Claai, Cna, Coldiretti, Confartigianato, Confindustria, Confesercenti, Ugl e Uil. Conferma di strategie e un appello a fare del tutto per trattenere Ryanair nello scalo pescarese: queste le richieste poste nel documento in modo da tutelare i lavoratori impegnati nello scalo e nell'indotto: situazioni, scrivono le associazioni, «che giustificano un impegno forte, importante e continuativo della Regione a sostegno della sua attività al fine di confermare per il futuro «i buoni risultati conseguiti in termini di passeggeri trasportati negli ultimi anni» si legge nel documento. «È del tutto evidente che a determinare il buon andamento dello scalo abruzzese sia stata soprattutto la presenza dei vettori low cost e in particolare della compagnia irlandese Ryanair, leader europeo del settore. Ciò ha permesso di accrescere in modo significativo le presenze turistiche nel nostro territorio, presenze che avrebbero altrimenti preso altre direzioni. Per fare un solo significativo esempio, prendiamo il numero degli stranieri trasportati da Ryanair nel 2015 e transitati per il nostro scalo: almeno 100mila. E questo dato, da solo, ci dice quale potenzialità straordinaria questo numero abbia rappresentato e rappresenterà in futuro per la nostra impresa turistica e quali ricadute in termini di ricchezza produca nel nostro territorio». Diventa pertanto fondamentale confermare in Abruzzo «la presenza di un aeroporto con collegamenti nazionali e internazionali per lo sviluppo della nostra economia, e ciò assume maggior rilievo se si considera il grave gap infrastrutturale del nostro territorio regionale - scrivono le firmatarie associazioni di categoria -. Importanti studi europei stimano che una infrastruttura aeroportuale contribuisce alla crescita del Pil del territorio di riferimento di almeno un punto percentuale, che, per la nostra regione, significa tra i 250 e i 300 milioni di euro. A questo si aggiunge un aspetto altrettanto importante che riguarda la crescita culturale e civile dei nostri territori e delle nostre popolazioni, giovani in testa».
LA TRATTATIVA
Motivi per cui si chiede alla Regione e al presidente Luciano D'Alfonso «di continuare a rendersi protagonista in tutte le sedi nazionali e comunitarie delle istanze di salvaguardia dell'aeroporto d'Abruzzo» con le suddette modalità. La permanenza di Ryanair in Abruzzo è legata come noto alla revoca da parte del premier Renzi ovvero del governo dell'aumento della tassa comunale sui biglietti. Una partita ancora aperta e che Camillo D'Alessandro, consigliere regionale delegato ai trasporti, auspica si concluda presto nel migliore dei modi. «Sul fronte regionale - aggiunge D'Alessandro in risposta alle associazioni di categoria - avendo già approvato due leggi, la prima di ricapitalizzazione e la seconda di contribuzione alle spese di funzionamento, ora ci apprestiamo a varare il terzo provvedimento, cioè la legge pluriennale».

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