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Pescara, 25/07/2024
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Data: 21/06/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Elezioni: Razzi, ''Si dimetta gruppo dirigente, ha distrutto Forza Italia''

L'AQUILA - "I risultati delle ultime elezioni rappresentano uno scacco matto a Forza Italia. Il centrosinistra vince in Abruzzo ai ballottaggi. Chiedo ufficialmente le dimissioni di tutto il gruppo dirigente del partito in Abruzzo che va immediatamente commissariato".

Lo scrive in una nota il senatore abruzzese di Forza Italia Antonio Razzi.

"Non è possibile neanche ammissibile che Forza Italia sia stata letteralmente asfaltata anche dove storicamente è stata bastione del centrodestr - spiega - Certo, ha continuato Razzi, quando sei assente, quando non incontri la gente per strada e ne ascolti gli sfoghi e le istanze, quando diventi un barone mammasantissima attaccato solo alla sedia ed alle tue aspettative personali per il futuro, altro non puoi attenderti che il rifiuto da parte dell’elettorato".

"Questa è una squadra che ha solo perso collezionando sconfitte che non hanno mai fatto intravvedere neanche lontanamente la possibilità di una ripresa - aggiunge - Il problema sta soprattutto nella qualità umana soprattutto e poi in quella politica, ha continuato il senatore di Forza Italia: il menefreghismo del territorio. Questo gruppo dirigente non solo è gravemente colpevole di aver portato Forza Italia alla sfacelo in Abruzzo ma anche di essersi impegnato con costanza a contrastare quelli che come il sottoscritto, volevano sul territorio persone capaci di essere presenti invece che degli incravattati Cicciobelli".

"Occorrono persone serie e motivate per essere utili alla gente - conclude -Personalmente sono stato boicottato, senatore della Repubblica abruzzese doc, in tutte le maniere nonostante che ai miei incontri con i cittadini, le sale fossero colme sino a fuori con la gente in piedi. Di questi risultati vado fiero e non perché fossi quel grande politico che molti credono di impersonare parlando difficile ed ingannando l’uditorio, ma perché sono una persona semplice, normale, che capisce i veri problemi della gente e che è stufa delle chiacchiere da professori da quattro soldi".

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