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Pescara, 25/07/2024
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Data: 21/06/2016
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Lavoro: «I disastri dei voucher e il sommerso in turismo e commercio»

PESCARA - "Nel settore del turismo e del commercio si concentra circa un terzo dei casi di lavoro sommerso che abbiamo accertato quest'anno nel corso della nostra attività ispettiva".

Così Giovanni De Paulis, direttore della direzione territoriale del lavoro di Chieti-Pescara, nel padiglione della Camera di Commercio del Porto Turistico del capoluogo adriatico, nel corso del dibattito sulle prospettive del turismo in Abruzzo, che si è tenuto nell'ambito della Festa dei Diritti organizzata dalla Cgil regionale.

"Nel terziario abbiamo riscontrato 430 casi di lavoro sommerso e 200 riguardano ristorazione, alloggi e discoteche - ha proseguito De Paulis -. Il ministero nei mesi scorsi ci ha inviati anche in Toscana, dove la situazione appare molto diversa rispetto all'Abruzzo". L'esponente della direzione territoriale del lavoro ha affrontato anche il tema dei buoni-lavoro: "Esistono grandi difficoltà sul piano della vigilanza, visto che il jobs act ha eliminato la caratteristica dell'occasionalità, che prima consentiva di compiere una differenziazione rispetto al lavoro subordinato. L'unico limite che riguarda i voucher è dunque di natura economica e corrisponde ad una soglia massima di 7 mila euro per ogni lavoratore e di 2 mila euro per ogni datore di lavoro - ha aggiunto De Paulis -. Però c'è sempre il problema legato alla tempistica dei controlli, visto che in sostanza i datori di lavoro possono timbrare il biglietto quando arriva il controllore".

Allo studio del governo ci sono comunque delle modifiche, che dovrebbero imporre ai datori di lavoro di inviare la comunicazione per l'attivazione del voucher almeno 60 minuti prima che il buono venga utilizzato. "In realtà siamo abbastanza preoccupati - ha rimarcato De Paulis - in quanto le comunicazioni dovrebbero avvenire via sms e via e-mail, e potrebbero nascere dunque seri problemi in assenza di un adeguato supporto tecnologico e organizzativo".

Valentino D'Aloisio, direttore dell'Inps di Pescara, ha messo in risalto altre criticità legate ai buoni-lavoro.

"Sul piano pensionistico sono un disastro assoluto - ha detto D'Aloisio -; è già difficile arrivare a pagare le pensioni a chi lavora a pieno regime, questo sistema dei voucher ignora completamente il problema, ma prima o poi i nodi vengono al pettine".

Il direttore dell'Inps pescarese è ancora più esplicito: "Con il sistema contributivo occorre mettere più soldi possibile nel proprio salvadanaio, mentre i voucher non consentono di mettere dentro quasi nulla, tanto che alcune proiezioni hanno rivelato che con questo strumento, per avere 5 o 600 euro di pensione al mese, occorrerebbe lavorare più di 325 anni".

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