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Pescara, 25/07/2024
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Data: 22/06/2016
Testata giornalistica: Prima da Noi
Saga-Ryanair il 23 giugno scade il contratto: brividi, pressioni e milioni ma l’incognita resta. Associazioni di categoria e sindacati tirano la volata alla Regione per nuovi fondi pubblici

ABRUZZO. Non è ancora il tempo dei fatti e così, dopo mesi di chiacchiere e polemiche, siamo arrivati alla scadenza del contratto tra Saga e Ryanair. La scadenza è il 23 giugno e si tratta di quel contratto rinnovato (per due anni) dopo un breve e segreto scambio di missive tra l’allora presidente del Cda, Lucio Laureti, ed i vertici del vettore Low cost.

Il 10 marzo 2014 Laureti scrive ai vertici di Ryanair una missiva “private e confidential”, cioè assolutamente segreta (tanto per cambiare) naturalmente sempre in inglese per estrema cortesia nei confronti dell’importante interlocutore.

E’ una missiva importante che è uno degli snodi principali e fondamentali delle conseguenze che viviamo oggi circa il braccio di ferro con Ryanair. Secondo quanto scritto in un lettera firmata dal comandante Emidio Isidoro, ex componente del cda nel 2015, il contratto stesso sarebbe viziato da nullità figurarsi una proroga con queste modalità e in questo contesto avrebbe davvero poche possibilità di sopravvivere ad un serio vaglio in punto di diritto. Del resto il Ministero si era pure già espresso pesantemente sulla legittimità del contratto senza però che vi siano state conseguenze.

Nel contratto vengono confermate tutte le clausole contrattuali dell’accordo principale e chiesta una garanzia minima di 300 mila passeggeri l’anno.

Dal 24 Ryanair non avrà contratto ma questo non significa che verranno cancellati voli ma solo che la prossima stagione, da novembre 2016 in poi, rimane ad oggi scoperta e le grandi compagnie programmano con un anno di anticipo le rotte.

Dunque se è vero che per ora i voli continuano potrebbe darsi che il black out e lo stop definitivo parta da novembre, sempre che non si riesca a trovare il bandolo della matassa. Ad oggi l’unico cruccio principale degli enti pubblici è riuscire a finanziare Ryanair senza commettere reati visto che, dopo tutte le informazioni emerse, nessuno si sognerebbe di prorogare o stipulare nuovi contratti a trattativa diretta e con le modalità del passato.

QUI RYANAIR

Le notizie che trapelano da Dublino e che riguardano l’Abruzzo non sono affatto tranquillizzanti dopo le passeggiate sottobraccio tra il presidente della Regione, D’Alfonso, ed i vertici della compagnia.

Di fatto il piano di smobilitazione della base di Pescara è stato avviato, concluso ed operativo: tutto il personale è stato ricollocato tra Italia e basi europee e non si torna indietro.

Alcune fonti confidenziali raccontano a PrimaDaNoi.it che gli irlandesi sono particolarmente irritati con gli abruzzesi che si sono dimostrati incapaci -dal loro punto di vista- di gestire le difficoltà emerse e si sono persi in lungaggini inconcludenti. Questo significa che in Abruzzo non si è riusciti ancora a trovare la via giusta per garantire comunque una linea di finanziamento pubblico a Ryanair che almeno abbia una parvenza di legittimità.

Alcuni hanno legato l’irritazione per l’impossibilità di pianificare con una ispezione che periodicamente Ryanair invia all’aeroporto abruzzese per testare la qualità dei servizi e che di solito con grande affanno si riesce sempre a superare ma qualcuno, invece, ipotizza che potrebbe essere questa la nuova querelle per giustificare il taglio anche delle ultime rotte rimaste.

Se l’ispezione sulla qualità dei servizi di Saga dovesse non andare bene (per la prima volta nella storia) Ryanair si vedrebbe “costretta” ad abbandonare definitivamente l’aeroporto ma la ragione vera sarebbe un’altra ed ormai l’hanno capita tutti.

Occhio dunque all’ispezione già programmata e fissata...


BATTISTRADA PUGLIA

Ma l’irritazione irlandese è acuita in questi giorni dalla svolta pugliese. Il consiglio regionale ha varato una variazione di bilancio di quasi 13 mln di euro per ripianare i debiti della società di gestione degli aeroporti locali, debiti creati in seguito ai finanziamenti erogati direttamente a Ryanair. Fotocopia della situazione abruzzese ma ora niente fallimento, bilancio in pareggio e con buona probabilità si continuerà a volare.

Cosa ha sbloccato un empasse che andava avanti da mesi?

La notizia trapelata sui giornali che “l’insidiosa” inchiesta della procura di Bari si avvia alla archiviazione: si contestava l’abuso e la mancanza di appalto per la scelta del contraente Ryanair, cosa che non c’è stata, mentre c’è stato un vantaggio enorme per un solo privato. Si vedrà se le indiscrezioni saranno confermate.

Certo è che se la procura certificasse la piena regolarità, allora la firma di un nuovo contratto con Ryanair sarà cosa di poche ore…

Intanto sulle sponde della Sardegna, ad Alghero, vittima della cancellazione della Base di Ryanair proprio come Pescara, la politica locale spinge per imitare la Puglia proprio come accadrà in Abruzzo dove la Regione ha già annunciato di rifinanziare per tre anni la Saga con una quindicina di milioni, anche se la cifra esatta sarà stabilita a giorni.


ABRUZZO VARIAZIONE DI BILANCIO E NUOVI FINANZIAMENTI ALLA SAGA

Sindacati, associazioni di categoria, artigiani, albergatori e industriali ieri hanno tirato la volata alla Regione spingendola a fare in fretta a formalizzare i nuovi finanziamenti e a darne il più possibile perchè c’è un indotto che attende, posti di lavoro e una serie di opportunità che non si possono perdere.

«Nei prossimi giorni», ha risposto Camillo D’Alessandro, delegato ai trasporti, «sarà pronta la relativa variazione di bilancio, il cui importo sarà determinato non certo da una indisponibilità di risorse ma dalla coerenza tra quanto prevede il Piano industriale e la dotazione finanziaria. E’ indiscutibile che l’aeroporto rappresenti lo snodo logistico più importante della regione a servizio della collettività. Per questo stiamo lavorando su tre fronti: il primo è con Bruxelles, dovendo resistere anche ai tentativi di fuoco che vengono dalla parlamentare M5S Daniela Aiuto, per far comprendere come il combinato della presenza in Europa degli aeroporti minori con i voli low cost abbia dato vita ad un nuovo diritto per milioni di europei che è la mobilità aerea, valevole soprattutto in quei territori d’Europa (come l’Abruzzo) nei quali l’unica connessione veloce è rappresentata dai collegamenti aerei, non essendo noi dotati dell’alta velocità ferroviaria. Secondo: col governo nazionale seguiamo la partita dell’abbassamento delle tasse aeroportuali, e riteniamo che possa arrivare presto. Terzo: sul fronte regionale, avendo già approvato due leggi – la prima di ricapitalizzazione, la seconda di contribuzione alle spese di funzionamento – ora ci apprestiamo a varare il terzo provvedimento, ovvero la legge pluriennale».

Sì però il 23 giugno scade il contratto con Ryanair e nessuno ha ancora detto loro in che modo saranno pagati dalla Saga ed in base a quale contratto….

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