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Data: 22/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Raggi chiama Blandini per le partecipate e frena sullo spoil system. Dai trasporti ai rifiuti, è valzer di poltrone anche Rettighieri pronto a lasciare l'incarico

Sei mesi di tempo per sfoltire e riorganizzare la holding delle aziende partecipate del Campidoglio, ottemperando alle previsioni del piano di riequilibrio triennale dei conti di Palazzo Senatorio, che dovrà essere completato entro la fine dell'anno. Se Virginia Raggi aveva in mente fin dalla campagna elettorale di nominare un assessore di scopo, ossia con un mandato a termine legato al raggiungimento di un determinato obiettivo, la figura di mister partecipate - ossia colui che dovrà occuparsi della riforma di questo settore - ne è la perfetta messa in pratica. La scelta del neo sindaco dovrebbe ricadere sul professor Antonio Blandini, docente di Diritto commerciale presso la facoltà di Economia dell'università Federico II di Napoli e titolare dell'insegnamento di Diritto commerciale progredito presso la facoltà di Economia della Luiss Guido Carli. In ogni caso in Campidoglio non ci sarà uno spoil system vero e proprio, si fa notare da ambienti pentastellati, ma scelte basate sul merito.
GLI OBIETTIVI L'assessore a tempo si troverà di fronte un compito piuttosto complesso e articolato, ereditato dagli accordi presi nel 2014 tra il Campidoglio e Palazzo Chigi e messi nero su bianco da Silvia Scozzese, allora assessore capitolino al bilancio. L'Ama resterà, almeno per ora, al 100 per cento di proprietà comunale, ma dovrà dismettere le partecipazioni in Roma Multiservizi, Fondazione Insieme per Roma, Cisterna ambiente, Centro sviluppo materiali, Polo tecnologico industriale romano e Assicurazioni di Roma, oltre a completare la fusione di Ama Soluzioni integrate con l'azienda madre. L'Atac dovrà cedere i sui pacchetti azionari di Trambus open, Bravobus, Sms Sicurezza mobilità, Consel Scarl, Banca Etica, Bcc Roma, Polo tecnologico industriale romano, Officina grandi riparazioni, Atac Patrimonio e Assicurazioni di Roma.
LE ALTRE Meno lunga la lista della spesa per Risorse per Roma, che dovrà vendere la sua quota di partecipazione in Alta Roma. Per Zètema, invece, sarà valutata la fusione con l'azienda speciale Palaexpo e l'istituzione Sistema delle Biblioteche centri culturali. Per Aequa Roma è previsto un nuovo contratto di servizio, con la possibilità di attribuire all'azienda il servizio di riscossione del Comune. Palazzo Senatorio dovrà poi cedere le proprie quote in altre società: Aeroporti di Roma (dove detiene l'1,3 per cento del pacchetto azionario), Centro agroalimentare romano (28,3), Centro ingrosso fiori (8,8), Centrale del Latte (6,7) ed Eur spa (10). Per Farmacap si è invece deciso di varare un piano finanziario per il raggiungimento dell'equilibrio gestionale. Un nuovo contratto di servizio è previsto per l'Agenzia della mobilità, così come una nuova convenzione sarà sottoscritta con Roma Metropolitane. Già rinnovato per altri due anni, infine, il contratto col le Assicurazioni di Roma.

Dai trasporti ai rifiuti, è valzer di poltrone anche Rettighieri pronto a lasciare l'incarico

Il vento sta cambiando, disse Virginia Raggi in campagna elettorale. E il cambio di passo che vogliono imporre i Cinque stelle in Campidoglio dovrà necessariamente attraversare una serie di avvicendamenti ai vertici delle aziende municipalizzate, a partire dai colossi Ama e Atac, dove i vertici oggi rimetteranno il mandato. Prima di sostituirli si valuterà il lavoro fatto dai vertici delle varie società - che in questi giorni stanno rimettendo i rispettivi mandati nelle mani del nuovo sindaco - prendendo in considerazione il merito e il miglioramento dei servizi che hanno ottenuto durante i loro incarichi. Dicono dall'entourage della Raggi: «Le dimissioni nelle aziende sono ovviamente una formalità. Il sindaco non appena sarà insediato valuterà il lavoro svolto da ognuno ed effettuerà le opportune valutazioni, seguendo il principio del merito che da sempre connota l'azione politica del M5s». In sintesi: nessun pregiudizio, nessuna pulizia etnica, ma si giudica sul merito.

I RIFIUTI Nel pomeriggio è in programma una riunione del consiglio ci amministrazione di Ama, dove il presidente Daniele Fortini e la consigliera Carolina Cirillo presenteranno le loro dimissioni, rimettendo il mandato nelle mani della Raggi. Nonostante il no allo spoil system, è difficile che Fortini possa restare al comando di Ama, dove tra l'altro le caselle vacanti sono numerose e pesanti. Dopo avere scelto un assessore all'Ambiente - Paola Muraro - molto esperta ma comunque con alle spalle 12 anni di consulenze per Ama, confermare anche Fortini rappresenterebbe per i 5 Stelle un eccesso di continuità con il passato. Non a caso ieri su Change.org è stata lanciata una petizione in cui un gruppo di attivisti di M5S (almeno così si definiscono) chiedono alla Raggi di non nominare la Muraro come assessore all'Ambiente poiché favorevole agli inceneritori. Molto critico sulla scelta fatta da Virginia Raggi anche un importante esponente di M5S, l'assessore all'ambiente di Parma, Gabriele Folli, in un derby tutto grillino: «Ce l'avete menata per anni perché non siamo riusciti a chiudere l'inceneritore, poi nominate come assessore all'Ambiente a Roma una convinta inceneritorista. Ma andate...». La diretta interessata però fa sapere che «gli inceneritori non rientrano nel suo piano di azione» come assessore nella costituenda giunta Raggi.

I TRASPORTI Oggi arriveranno anche le dimissioni di Marco Rettighieri, direttore generale dell'Atac, che è stato nominato nei mesi scorsi dal commissario straordinario del Campidoglio, Francesco Paolo Tronca. «Rimetterò il mandato nelle mani dell'amministratore unico Brandolese, nominato dal Comune - dice Rettighieri - Penso sia un gesto istituzionale, elegante ed apprezzabile. Questo non vuol dire dare tout court le dimissioni. Aspetterò di essere contattato dalla nuova amministrazione. Se sono disposto a restare? Sono valutazioni da fare a suo tempo, non metto mai il carro davanti ai buoi».


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