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Pescara, 25/07/2024
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Data: 22/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Cialente zittisce Pietrucci: «Il super ospedale non è fuffa» Bordate a centrosinistra e democrat: «Serve una strategia, si apra dibattito»

L'intervista rilasciata al Messaggero dal sindaco Massimo Cialente, molto critica nei confronti del piano varato dalla Regione con decreto commissariale, in particolare per la presenza di un solo ospedale di secondo livello a Chieti-Pescara, ha finalmente acceso il dibattito sul futuro della sanità nel territorio aquilano. Una critica che, ovviamente, ha assunto anche toni politici visto che il primo cittadino non ha risparmiato frecciate a giunta regionale e Pd. Dopo la replica del consigliere piddino Pierpaolo Pietrucci («Non serve andare dalla Lorenzin come dice Cialente, per avere l'ospedale di secondo livello all'Aquila bisogna trasferire la cardiochirurgia da Teramo»), ieri il sindaco ha allargato il ragionamento, con una lunga nota che snobba le critiche del centrodestra (Liris e De Matteis) e invece mette nel mirino Pietrucci: «Ritengo necessario che il centrosinistra e lo stesso Pd regionale decidano finalmente una strategia politica, globale, complessiva davanti a tutti gli abruzzesi e non attraverso trattative personali o intercomunali o territoriali parcellizzate. E' per questo che rispondo al consigliere Pietrucci precisando che l'utilità di un incontro con il Ministero nasce dalla necessità di valutare definitivamente, insieme al sindaco di Teramo e all'assessorato regionale alla Sanità, la possibilità o meno di spalmare l'ospedale di secondo livello sui due ospedali dell'Aquila e di Teramo». «Questa non è una fuffa come dice Pietrucci- aggiunge Cialente -, poiché ripetutamente l'ipotesi di due Asl, ma soprattutto di una Dea di secondo livello spalmato su due nosocomi, è stata oggetto di una lunga discussione in consiglio comunale. Chiaramente, nel caso in cui il Ministero, definitivamente, dovesse escludere l'ipotesi, allora si porrà la questione di come andare ad una riorganizzazione complessiva della distribuzione delle eccellenze nei quattro ospedali».
LA POLITICA «Capisco che il consigliere Pietrucci sia stato chiamato a difendere l'assessore Paolucci- sostiene Cialente -, ma se avesse letto con attenzione la mia intervista e seguito attentamente quello che da tempo vado ripetendo, avrebbe compreso che ciò che egli chiede, cioè più politica, è quanto da molto tempo io sto chiedendo alla giunta regionale e ai partiti. Respingo pertanto al mittente l'accusa di campanilismo strillato e sorvolo su facili battute, ricordando che credo di essere l'unico che ha sempre avuto solo rapporti istituzionali con il presidente e con l'assessore, parlando come Presidente del Comitato ristretto dei sindaci».
IL FRONTE UNIVERSITA' Cialente ha aperto anche il delicatissimo fronte dell'Università: «La città non ha bisogno di sentinelle (dichiarazione di Pietrucci, ndr), ma di attenzione continua che non si presti ad attenzioni lobbistiche. Ad esempio ritengo che la difesa della Facoltà di Medicina passi oggi anche e soprattutto nella difesa delle scuole di specializzazione. Ebbene, da tempo e come sempre in solitudine, suscitando purtroppo il fastidio di molti, anche aquilani, sto difendendo nelle sedi deputate i posti destinati all'Ateneo aquilano ormai crollati di oltre la metà, al fine di vederli nuovamente insediati a L'Aquila. Credo che si debba quindi aprire un grande dibattito politico complessivo».

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