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Pescara, 25/07/2024
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Data: 22/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Dopo il voto - Pagano: «Il centrodestra ha dato una bellissima prova di unità»

L'AQUILA Nulla è più relativo dell'analisi del voto, perché ad urne chiuse, nonostante le sconfitte chiare o di misura, tutti alla fine sentono di meritare una medaglia. Così il coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, preferisce sottolineare che il Pd governa 4 città su 5 di quelle andate al voto, così come era prima: nulla è cambiato insomma, perché in fondo guadagnata Roseto, il Pd ha perso Sulmona. Anche se Forza Italia, con la vittoria peligna di Annamaria Casini (leggasi l'assessore regionale Andrea Gerosolimo), non c'entra proprio niente, anzi stava dalla parte opposta dopo l'apparentamento proprio con il simil-Pd di Di Masci.
«In questa regione il centrodestra ha dato una bellissima prova di unità concorrendo con lo stesso candidato a sindaco a Vasto, Lanciano, Roseto e Francavilla- si vanta e s'accontenta Pagano-. Ha dimostrato di essere l'unica forza politica alternativa al Pd e di poter competere ad armi pari, così come dimostrano i risultati del primo turno del 5 giugno». Insomma le critiche, Pagano, le rispedisce al mittente e in particolare al suo senatore Antonio Razzi, perché «appaiono frutto di un malessere tutto suo personale, piuttosto che il commento lucido a una tornata elettorale che, nel peggiore dei casi, non modifica gli equilibri preesistenti. Forza Italia e i suoi alleati del centrodestra, così come nelle altre regioni italiane, si sta rinnovando e persegue con dedizione e passione, pur nelle indubbie difficoltà attuali, una nuova stagione di vittorie e rappresenta l'unica vera alternativa al Pd dalfonsiano e renziano. Per Forza Italia i danni maggiori - rincara contro il senatore - sono quelli provocati da chi, come Razzi, ha una visione personalistica e grottesca della politica. Una visione tutta rivolta alla conservazione di privilegi immeritatamente ottenuti».
«Pagano, forse abituato alle dinamiche del suo partito, dove si diventa parlamentari o coordinatori regionali frequentando la corte del leader- risponde la maggioranza alla Regione per bocca di di Alberto Balducci del Pd- lavora di fantasia, inventandosi realtà che non esistono, scambiando i suoi desideri con la realtà. Pagano, invece di avventurarsi in valutazioni piuttosto spericolate sulle vicende interne del Pd, farebbe bene a dimettersi, come consiglia il senatore Razzi, oppure - aggiunge la nota a firma di Balducci -, se esiste come capo del suo partito, ad aprire una seria riflessione per correggere l'impostazione che i suoi amici Sospiri e Febbo stanno portando avanti, del tutto inconcludente e velleitaria, che sta riducendo l'opposizione regionale alla totale irrilevanza».

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