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Pescara, 25/07/2024
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Data: 23/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Pietrucci replica a Cialente: «Basta prese in giro e divisioni». Bordate al sindaco: «Lui è stato sempre a conoscenza del lavoro della giunta»

Mentre il presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, ha convocato per il 30 una seduta straordinaria ad hoc, resta infuocato il dibattito sul futuro della sanità aquilana innescato dalle critiche del sindaco Massimo Cialente al piano presentato dall'assessore Silvio Paolucci. Sulla questione è intervenuto ieri il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci: «Per L'Aquila sono arrivato a mettere in gioco la mia reputazione e il mio futuro politico, scontrandomi direttamente con diversi assessori e anche con il Presidente della Regione; e tanto di più sarei disposto a fare. Con serietà però, senza prendere in giro nessuno». Pietrucci sostiene che «sulla sanità i numeri sono quelli della normativa nazionale»: «Per fare un Dea di secondo livello (cosiddetto super ospedale, ndr) occorrono 75 mila accessi appropriati al Pronto Soccorso: L'Aquila ne ha poco più di 45 mila. Deve essere sede di discipline complesse e quindi servirebbe Cardiochirurgia, che ha sede a Teramo. Ma il punto è che, con la suddivisione delle specializzazioni, sostanzialmente il Dea di secondo livello L'Aquila Teramo già esiste. Si tratta di costruire, nelle sedi deputate e coinvolgendo i rappresentanti istituzionali di riferimento (perché non tornare a convocare il comitato allargato dei sindaci?), un dibattito serio e informato in cui credo che il nostro partito possa svolgere un ruolo di primo piano».
LE MOSSE L'idea di Pietrucci, sposata anche dall'assessore Paolucci in una dichiarazione al Messaggero, è che «con Teramo si possono studiare forme di compensazione, ma occorrono dialogo e responsabilità, non demagogia». Confermato, a suo dire, l'impegno a collocare all'Aquila la sede dell'Asl unica a cui «si dovrebbero aggiungere uffici dell'assessorato alla Sanità» vista la vasta disponibilità immobiliare. «Ricordo che dal 1971- sostiene Pietrucci- sono stato il primo a riportare un ufficio regionale all'Aquila, faccio riferimento al Dipartimento delle Politiche forestali, e sto lavorando perché lo stesso accada con l'ufficio degli Usi civici. Come mai ora si cerca il confronto diretto con il ministro, mettendo in discussione mesi di lavoro della Giunta regionale, di cui peraltro il sindaco è sempre stato a conoscenza? Mi chiedo perché quando si trattava di scegliere il manager della Asl e richiamavo la necessità di considerare le eccellenze del territorio venivo accusato di campanilismo e aquilanità, e invece adesso quella stessa aquilanità sembra essere tornata a essere un valore. Lo stesso vale per le questioni dello spostamento della Soprintendenza a Chieti, dell'Arap Unica a Pescara, della nomina del presidente del Parco, della legge sull'Ater unica, del Masterplan: sono stato lasciato solo a difendere le ragioni dell'Aquila. Occorre unirsi, non dividersi». Molto critico anche Paolo Federico, consigliere provinciale di Forza Italia: « La struttura burocratica (le Asl) non è ne sarà mai in grado di compensare i danni conseguenti al declassamento del San Salvatore. Il declassamento comporterà inevitabili conseguenze per la facoltà di Medicina che, essendone prevista solo una per regione, dovrà probabilmente collocarsi dove sorgerà il nuovo policlinico abruzzese».

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