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Pescara, 25/07/2024
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Data: 23/06/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Autostrade, il nuovo progetto fa breccia nei paesi più piccoli. I sindaci della Valle Subequana si schierano a favore del nuovo piano di Strada dei Parchi

Il fronte del no cavalcato da Cocullo e Scanno: «I piloni sono insicuri? Facessero la manutenzione...»

SULMONA Ancora una volta il centro Abruzzo fatica a parlare un'unica lingua. Anche sul progetto di variante sulla A24 e A25 presentato da Strada dei Parchi i sindaci si dividono e prevalgono gli interessi di campanile. L'ultima modifica al progetto, che all'inizio aveva sollevato una levata di scudi, divide il fronte del no. Come è emerso dal partecipato incontro di ieri nella sede sulmonese della Provincia, a cui ha partecipato una trentina di primi cittadini, invitati dal sindaco-presidente, il pratolano Antonio De Crescentiis. Secondo le ultime schede di un progetto in fase già avanzata si farebbe un'uscita autostradale a Cerchio, mantenendo la bretella con Cocullo e demolendo il tratto fino a Pratola, per poi ripartire in direzione Vittorito con un nuovo casello fra Castelvecchio e Castel di Ieri. Ed è proprio questa nuova ipotesi che “solletica” le ambizioni dei sindaci della Valle Subequana, che ora virano verso i “pro” al progetto. Dalla loro le ragioni di crescita economica, turistica e sociale di paesi, meno di dieci, che negli ultimi anni hanno rischiato di scomparire. Dalla parte opposta ci sono le motivazioni del fronte del no, legate all'isolamento del resto del centro Abruzzo e ai rischi sismici, idrogeologici e ambientali di un tratto autostradale con piloni malconci e non più rispondenti alle norme, che verso Tornimparte si impennano fino a mille e cento metri. Si fa paladino del fronte del no il neo giovane sindaco di Cocullo, Sandro Chiocchio. «Alla prima neve l'autostrada si blocca e pensiamo che cosa può accadere se la competenza passasse all'Anas dal privato che ha tutto l'interesse a non chiudere», sollecita. Rafforza le preoccupazioni sulla sicurezza il consigliere del Comune di Scanno, Amedeo Fusco: «Come estrema ratio, suggerisco il sequestro dei piloni del tratto autostradale almeno per rivendicare una corretta manutenzione». Replicano con i “pro” i sindaci subequani con Pietro Salutari di Castelvecchio e Luigi Fasciani di Molina: «Non si può essere contro un'infrastruttura soprattutto se i collegamenti fondamentali vengono mantenuti. Certo, vanno valutati tutti i rischi, ma non potete aspettarvi un no a priori proprio da noi». Prova a fare da mediatore Gianni Di Cesare, sindaco di Anversa: «Schieriamoci a favore di entrambi i progetti col mantenimento dei caselli e la creazione di quello nuovo in Valle Subequana, ma facciamolo con forza, altrimenti non abbiamo speranze». Ribadiscono la necessità di una voce unica i sindaci di Roccaraso, Francesco Di Donato, e di Pacentro, Guido Angelilli. Chiedono più dettagli le neo elette a Sulmona, Annamaria Casini, e a Prezza, Marianna Scoccia. La sintesi tocca a De Crescentiis: «Cerchiamo una soluzione il più possibile condivisa».

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