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Pescara, 25/07/2024
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Data: 23/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il Sindaco Di Pescara «Proverò che ho agito in buona fede». Ma l'Arta non lo aiuta: «I dati erano noti il mancato divieto è una sua scelta»

«Ho appreso la notizia leggendo ll Messaggero. Non è la prima volta che succede, non è il massimo come prassi, ma ribadisco quello che ho sempre sostenuto, e cioè che bisogna difendersi nel processo. Inutile aggiungere che ho piena fiducia nella magistratura e che sono sicuro di poter spiegare le mie ragioni». Il primo commento del sindaco Marco Alessandrino, dopo la richiesta di rinvio a giudizio della procura per concorso in omissione di atti d'ufficio (la mancata ordinanza sui divieti di balneazione dell'estate scorsa) che ha coinvolto anche il vice sindaco Enzo Del Vecchio e il dirigente del Comune Tommaso Vespasiano, è affidato a una frase quasi codificata. Anche se quel «fiducia nella magistratura», pronunciato dal figlio del giudice assassinato da Prima linea, assume oggi tutto un altro significato.
LA LINEA DIFENSIVA Ma non è il risvolto giudiziario a preoccupare Alessandrini: «I fatti hanno già dimostrato che si è agito in buona fede e che non c'è stata alcuna emergenza sanitaria causata dall'episodio dell'agosto scorso». Il sindaco avverte piuttosto il peso politico e di immagine che il caso, riesploso proprio all'inizio della nuova stagione estiva, si trascinerà dietro ridando fiato alle opposizioni, anche se la vicenda della City (quindici richieste di rinvio a giudizio) ha riempito di lividi pure il centrodestra. Alessandrini ha però un altro rammarico: «C'è un decreto ministeriale del 2008, seguito da quello di attuazione, che fa sì che i programmi di campionamento delle acque iniziano con la stagione 2010. La Regione fa ogni anno una delibera con cui si fissano i criteri e gli adempimenti sulla balneazione, legati però ai risultati della stagione precedente. Quest'anno i punti di campionamento sono stati modificati, passando da 3 a 9. Prendiamo l'esempio di via Balilla, guardate questi dati - insiste il sindaco - e poi giudicate voi: problemi nel 2010, pulito nel 2011, un solo sforamento nel 2012, pulito nel 2013».
Come dire, eredità che viene da lontano: «Ma io - incalza Alessandrini - non ci sto a fare da capro espiatorio per una situazione che è sempre dipesa dalla qualità delle acque del fiume. Un fiume che nei suoi 200 chilometri attraversa tre province e decine di Comuni, uno dei più inquinati d'Italia. Eppure, nell'ultimo anno, siamo stati noi a fare tantissimo per tappare scarichi, individuare le opere di collettamento lungo l'asta fluviale, mentre i paladini dell'ambientalismo abbaiavano alla luna». A proposito, ecco il gruppo Pescara in Testa: «Riteniamo che il rapporto di fiducia tra il sindaco e i cittadini sia ormai fortemente minato».

Ma l'Arta non lo aiuta: «I dati erano noti il mancato divieto è una sua scelta»

Per il sindaco Alessandrini, per il suo vice Del Vecchio e per il dirigente Vespasiano la ciambella di salvataggio non arriva neppure dall'Arta. E così, a margine di una conferenza stampa convocata ieri mattina per rispondere alle critiche piovute addosso all'agenzia nell'ultimo periodo a causa dei dati altalenanti del mare, il direttore generale Mario Amicone ha sottolineato che la comunicazione all'amministrazione, come sempre, è stata tempestiva. «Se poi, come ho letto - ha aggiunto - i cartelli non stati messi immediatamente perché pensavano che i risultati di verifica sarebbero stati positivi, è una scelta del sindaco e una sua responsabilità, rispetto alla quale non posso dire niente». Molto, invece, Amicone e il direttore tecnico Giovanni Damiani hanno avuto da dire su chi insinua dubbi sul lavoro dell'Arta. «Questo - hanno sottolineato - è soltanto terrorismo ambientale. L'Arta opera in modo indipendente da pressioni e interessi e le nostre metodiche sono standardizzate e tracciabili, in quanto ci avvaliamo di laboratori accreditati».
Amicone ha fatto presente che il primo obiettivo dell'Agenzia è la salvaguardia della salute dei cittadini e solo di questi. «Tanti titolari di stabilimenti - ha osservato - vorrebbero da noi una telefonata in tempo reale per informarli dei risultati delle analisi, ma l'Arta non è tenuta a farlo né può, per correttezza e imparzialità». A chi, non fidandosi dei dati dell'Agenzia, ha proposto di compararli con quelli di un laboratorio privato, Amicone ha risposto che «ciò significa solo screditare una istituzione che lavora con la massima professionalità». Ha quindi sottolineato che tutto viene svolto, tempi di diffusione delle analisi compresi, secondo la legge e in piena sintonia con la Regione. Il ministero della Salute provvede a fissare il calendario dei prelievi.
E proprio secondo tale calendario, ieri sono state effettuate nuove analisi nei punti più critici del litorale e quindi all'altezza di via Balilla, via Galilei e via Muzii. Già domani, pertanto, si potrebbe sapere se i valori del mare sono tornati effettivamente alla normalità come emerso dagli ultimi controlli specie in via Muzii e in via Galilei, oppure se i problemi restano. Se Pescara deve attendere, gioiscono Montesilvano e Francavilla al Mare. Le analisi dell'Arta, diffuse ieri, rilevano che le acque di entrambe le cittadine sono perfettamente balneabili. «Ancora una volta - ha affermato l'assessore Fabio Vaccaro - le acque di balneazione di Montesilvano confermano la loro ottima qualità». «Ciò comporterà senza ombra di dubbio - ha dichiarato il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani - un ritorno importante per la città».

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