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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/06/2016
Testata giornalistica: Il Tempo
I cieli italiani dominio delle low cost. Dossier dell’Enac: la liberalizzazione ha «cancellato» i vettori tradizionali. Nel 2015 Ryanair batte Alitalia e trasporta 7 milioni di passeggeri in più

Agli italiani piace volare ma low cost. Il traffico aereo nell’ultimo anno è cresciuto del 4,5% rispetto al 2014. Ma a staccare più biglietti sono stati i vettori «a basso costo». Tanto che l’irlandese Ryanair conferma, per il secondo anno consecutivo, la leadership sui voli internazionali battendo Alitalia. La low cost guidata dall’eclettico Michael O’Leary ha trasportato in Italia 29,7 milioni di viaggiatori. L’ex compagnia di bandiera, nonostante il matrimonio con Ethiad, si è fermata a quota 22,9 milioni. Se si considerano soltanto i collegamenti nazionali Alitalia resta comunque il primo vettore con 12,3 milioni di biglietti staccati. Mentre Ryanair segue a ruota con 10,2 milini di prenotazioni. In terza posizione, sia per quanto riguarda i voli internazionali che quelli entro i confini del Belpaese, c’è la britannica EasyJet con 14,3 milioni di turisti conteggiati sui collegamenti per l’Italia. A dimostrare che in tempi di crisi economica il prezzo del biglietto fa la differenza.
In dodici mesi, secondo il Rapporto 2015 presentato ieri in Senato dal l’Ente nazionale dell’aviazione civile, nei cieli della Penisola hanno volato 156.965.253 passeggeri. Con un incremento del 4,5% sul 2014, appunto. Un trend che prosegue anche nel 2016, dove tra gennaio e maggio viene segnalato già un aumento del 3%, che il traffico turistico estivo è destinato a «sfondare». Il 48,38% dei passeggeri (oltre 76 milioni) ha volato con compagnie a basso costo, dal gigante Ryanair alle piccole ma agguerrite Wizzair, Transavia e Hop. Sulle società di navigazione tradizionale hanno viaggiato invece 81 milioni turisti, il 51,62%. Lo 0,48% in meno a fronte dei dati di due anni fa. «Rispetto alle 10-12 compagnie che operavano in Italia dopo l’avvio della liberalizzazione, ormai ne sono rimaste ben poche», spiega il presidente dell’Enac Vito Riggio. «C’è, ovviamente, Alitalia alla quale facciamo i nostri complimenti e auguri per gli sforzi che sta facendo anche per il miglioramento del servizio. C’è Meridiana per la quale auspichiamo un esito positivo della vertenza perchè sarebbe grave il fallimento del negoziato. Per il resto, il panorama è praticamente finito: tra le altre, c’è Blue Panorama che è in cerca di un investitore, c’è Neos».

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