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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/06/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Pensioni, sindacati critici «Non parliamo di mutui». Distanze ancora immutate nell’incontro tra le confederazioni e il ministro Poletti. Al tavolo previdenza il tema dei lavoratori precoci e delle ricongiunzioni onerose

ROMA Il confronto tra governo e sindacati sulla previdenza prosegue su tutti i temi posti dai sindacati nella piattaforma, dai lavoratori precoci alle ricongiunzioni onerose, ma resta ancora «lontano» dal dare soluzioni ai problemi. «Siamo lontani - ha detto la leader Cgil, Susanna Camusso - dal dire che ci sono risposte e soluzioni. Non siamo l’ufficio mutui. Ci occupiamo di previdenza non di mutui». Non c’è rottura ma le posizioni non sono vicine. Ieri non si è parlato di anticipo pensionistico (l’Ape), la proposta allo studio del governo sulla possibilità per chi è a meno di tre anni dalla pensione di vecchiaia di anticipare la messa a riposo grazie a una sorta di prestito da restituire in 20 anni, ma il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nella conferenza stampa ha assicurato che la possibilità di utilizzarlo varrà per tutti, anche quindi per i lavoratori pubblici e per quelli autonomi. «Abbiamo sviluppato un confronto di merito - ha detto Poletti - ci siamo scambiati opinioni, le useremo per fare approfondimenti di merito. Mi pare un buon metodo di lavoro. Ci sono posizioni convergenti e divergenti ma questa è la natura del confronto». Poletti ha confermato l’intenzione di prevedere sgravi fiscali per le fasce più deboli come i lavoratori che perdono il lavoro a pochi anni dalla pensione in modo da ridurre la rata del prestito da restituire. «Il confronto prosegue - ha detto il numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo - il 28 parleremo dei pensionati e il 30 del mercato del lavoro. Oggi abbiamo approfondito i punti della nostra piattaforma. A parte la governance degli istituti di previdenza abbiamo parlato di tutto. Non abbiamo rotto quindi abbiamo lavorato». «Il tavolo con il governo continua - ha detto il segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli - con un dialogo positivo finalizzato a trovare soluzioni ai problemi strutturali presenti nella normativa previdenziale che creano forte disagio alle persone. Il lavoro va avanti a favore di quanti sono stati penalizzati dalla riforma Fornero. Si è deciso di proseguire gli incontri per affrontare nel concreto la complessità di questi cambiamenti che riguardano il lavori usuranti, la condizione dei lavoratori precoci, le ricongiunzioni onerose, la flessibilità in uscita, la previdenza complementare, gli esodati».

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