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Pescara, 25/07/2024
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Data: 24/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Un altro sindaco per Pescara» D'Alfonso spiazza tutti al tavolo Pd

Quel «dobbiamo tutti zappettare» alla fine del suo intervento sembrava una normale e benevola esortazione a rimboccarsi tutti le maniche per organizzare un Pd più forte sul territorio in vista delle prossime sfide elettorali. Il resto della frase ha invece cancellato dai volti dei presenti il sorrisetto divertito, trasformandolo in vivo stupore: «Dobbiamo cercare un candidato sindaco per Pescara», ha detto proprio così Luciano D'Alfonso in chiusura del suo intervento l'altra sera alla Direzione provinciale del partito. Parole ascoltate dalle sessanta persone, forse di più, riunite per l'analisi del voto (bruciano le sconfitte di Manoppello e Penne, consolatoria la conferma di Galli a Popoli, un sollievo i successi di Luciani a Francavilla, Menna a Vasto e Pupillo a Lanciano). Tutti hanno sgranato gli occhi (e spalancato le orecchie) al punto che D'Alfonso ha dovuto aggiustare il tiro: «Alessandrini va benissimo, ma cerchiamo ancora» ha detto.
Nessun fraintendimento. Il senso del D'Alfonso-pensiero è stato recepito in modo forte e chiaro: per riconquistare Pescara il Pd deve e dovrà «zappettare»: per coltivare un candidato gradito, preparato e possibilmente più motivato di quanto non fosse due anni fa Marco Alessandrini tirato per la giacchetta sulla base di un sondaggio che diceva «con lui si vince». D'Alfonso ha anche aggiunto dell'altro: al Pd a Pescara serve un candidato sindaco forte perché il centrodestra presenterà Daniele Becci. Ipotesi che ci sta, anche se il presidente della Camera di commercio ha bruciato il freno: «Sono stato indicato alla guida della Camera di commercio Chieti-Pescara ed è in quell'ambito che intendo continuare a lavorare» ha dichiarato al Messaggero. «Anche perché - ha scherzato Becci - il prossimo sindaco di Pescara sarà una donna e io non intendo operarmi». Che si tratti di pretattica o di verità, c'è tempo per scoprirlo. Sapremo fra tre anni se i cinquestelle ripuntano su Enrica Sabatini e vedremo se Raggi e Appendino sapranno rispondere alle attese di romani e torinesi, lanciando la volata M5S in altre città. Stanno ben coperti i possibili candidati sindaco di centrodestra, a cominciare da Lorenzo Sospiri che assicura di avere altri obiettivi, leggi Roma; Guerino Testa ha appena mollato Ncd e hai visto mai; c'è il sempre papabile Carlo Masci e c'è pure Luigi Albore Mascia che un pensierino a un ritorno da sindaco lo sta coltivando eccome.
Se il Pd deciderà di cambiare cavallo dipende a questo punto solo da Marco Alessandrini, sul quale incombe una richiesta di rinvio a giudizio per l'ordinanza nascosta sul mare inquinato e oggi al minimo storico nella fiducia dei pescaresi. Spetta a lui riconquistarla: tra la gente e nel suo partito.

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