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Pescara, 25/07/2024
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Data: 25/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Dalla Regione 4 milioni per la Saga si spera nella conferma di Ryanair

L'emendamento arriverà martedì prossimo in consiglio regionale, ma il voto favorevole ieri in commissione Bilancio anche di parte dell'opposizione fa capire che la Regione vuole tenere in caldo i motori. Quello dell'aeroporto d'Abruzzo, in attesa della risoluzione della questione Ryanair, per farlo definitivamente decollare e quello del Ciapi, con la prospettiva di chiuderlo e sistemare i circa trenta dipendenti che vi operano entro l'anno. Insomma altri soldi per l'uno e per l'altro: 4 milioni di euro alla Saga e 850 mila euro al Ciapi. Per l'aeroporto Liberi si tratta dell'ennesima iniezione di risorse: in due anni circa 14 milioni di euro, la metà dei quali per una rocambolesca (perché in prima istanza impugnata) ricapitalizzazione (che ha trasferito alla Regione praticamente quasi tutto il pacchetto azionario) e l'altra metà (3 milioni lo scorso anno, più 4 ora) per il piano industriale, ovvero per il mantenimento delle spese di gestione. La partita più delicata si gioca però nei rapporti con Ryanair che da sola fa quasi l'80% del traffico passeggeri e che al momento ha ancora le prenotazioni bloccate a partire da ottobre. «Il ministro Delrio ha annunciato la riduzione delle tasse - spiega Camillo D'Alessandro - riteniamo che seppur difficile, la scommessa di far restare il vettore irlandese a Pescara possa essere vinta. I dati ci dicono che entro l'anno, con Ryanair in volo, si supererà il tetto dei 600mila passeggeri, 100mila in più cioè di quelli necessari per non essere declassati». Da gennaio a maggio hanno fatto il check-in a Pescara 228.039 passeggeri, con un considerevole aumento di quelli nazionali (+41,1%), ma anche una sensibile riduzione di quelli internazionali (-27,5%) e un saldo complessivo (compreso cioè il commerciale) del 4%.
Tutt'altro discorso, invece, per il Ciapi, l'ente di formazione di Chieti che ormai sembra essere destinato alla progressiva liquidazione. «La Regione, dopo le continue e costanti sollecitazioni di questi mesi, mantiene finalmente gli impegni presi - commenta Mauro Febbo, tra i firmatari dell'emendamento - e permette di guardare con maggiore fiducia al futuro del Ciapi, ma soprattutto restituisce speranza ai dipendenti». In realtà i progetti della Regione sono altri: «Entro quest'anno va assunta una decisione definitiva - spiega D'Alessandro - prevedendone la liquidazione, ma allo stesso tempo tutelando i dipendenti con prepensionamenti e allocazioni diverse».

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