La stazione ferroviaria a Martinsicuro c'è, ma i treni non fermano. Non è un paradosso ma la semplice verità. La struttura, infatti, c'è da tempo, con parcheggi e servizi di supporto. Il fatto è, però, che non è stata ancora attivata. Il consiglio comunale truentino ha approvato all'unanimità un atto di indirizzo politico finalizzato ad ottenere, da Rfi, l'istituzione di una fermata ferroviaria con realizzazione di una relativa stazione (esistente), che potrà essere inquadrata pure come metropolitana di superficie. La spinta decisiva affinché sindaco e Giunta prendessero di petto la questione è stata data dalla Pro Loco e dal Comitato promosso dall'ex assessore Mauro Paci. L'atto di indirizzo approvato sarà ora oggetto di un confronto con la Regione Abruzzo e con la società ferroviaria per dotare, appunto, la cittadina di Martinsicuro, di gran lunga la più grande in termini di abitanti della Val Vibrata, di uno scalo ferroviario, fin qui una chimera. Nello stesso consesso civico è passato il bilancio di previsione e il regolamento per l'assistenza economica delle persone disagiate. Nonostante il maxi-debito Flaiani, la macchina comunale non si ferma. L'assessore al Sociale, Giulio Eleuteri, ha dichiarato che a dispetto delle Cassandre che siedono sui banchi dell'opposizione, che hanno voluto cavalcare l'onda di un debito fuori-bilancio, stiamo mettendo in atto tutti i servizi necessari per bambini e anziani: Servizio trasporto anziani per le terme; Centro estivo per 40 bambini con genitori impegnati con il lavoro; Centro estivo per bimbi di meno di 4 anni; Colonia estiva per ragazzi in età scolare. Sul debito-Flaiani, il sindaco Camaioni ha precisato che la controparte non ha mai risposto alla richiesta di trattativa.