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Data: 28/06/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Società partecipate locali, una giungla in Abruzzo sono 140

L'AQUILA In Abruzzo sono in tutto 140, con un valore medio di 5,9 milioni di euro, meno di un terzo di quello nazionale (17,4 milioni di euro). L'universo delle partecipate, le società cioè che contano quote più o meno sostanziose (in alcuni casi esclusive) di enti pubblici, continuano ad essere troppe, nonostante la legge che entro dicembre scorso obbligava a disfarsi di quelle improduttive e nelle quali il costo dei cda era superiore a quello del personale. La mappa è ora disponibile su un portale web (openpartecipate.agenziacoesione.gov.it) nel quale è possibile verificare non solo quali e quante sono le società per Comune, Provincia e Regione, ma anche la dimensione, la spesa per gli investimenti e la spesa per il personale di ciascuna di esse.
La Regione Abruzzo, in particolare, conta ben 37 partecipate per un valore medio di 8,1 milioni di euro, una spesa di investimenti (sempre media) del 10,6% e quella del personale del 29%. La fetta più sostanziosa è coperta da Tua, la società di trasporto pubblico locale che ha riunito l'Arpa (96,5 milioni), la Sangritana (37,1 milioni) e la Gtm (33,7 milioni). Di trasporto si occupa anche la Saga (8,5 milioni). Ci sono poi quelle legate alla gestione del ciclo idrico tra cui la Ruzzo Reti (44,3 milioni), l'Aca (38,6 milioni), la Sasi (30 milioni), la Gran Sasso, il Cam, la Saca, e quelle legate alla gestione dei rifiuti come la Team, Attiva, Ecoemme. Economicamente rilevante è poi l'istituto Zooprofilattico (37,1 milioni), così come le partecipazioni alle università e agli enti di formazione. Con tutta la schiera delle società di servizio in house (Arit, Arta, Fira, ecc): dalla più grande (Tua appunto) alla più piccola che è la Majella spa: 3,5 mila euro di valore e zero spese per investimenti e per il personale.
RIFIUTI
úIn tutto in Abruzzo ci sono 17 società partecipate che si occupano dello smaltimento dei rifiuti, 16 impegnate nella gestione del servizio idrico integrato, 13 nell'energia, 9 in sanità, 9 nell'industria e artigianato, 7 in altri trasporti, 7 in commercio, 6 in cultura e servizi ricreativi, 6 in edilizia abitativa e urbanistica, 6 in turismo, 5 in istruzione, 5 in agricoltura, 4 in ricerca e sviluppo, 3 in formazione, 3 in ambiente, 1 in telecomunicazioni, 1 in lavoro, 1 in interventi igienico sanitari e altre 17 in campo economico. Ad avere il costo del personale più alto in assoluto in Abruzzo è il Ciapi (che proprio oggi sarà destinatario di un finanziamento straordinario di 850mila euro) che a fronte di zero investimenti, impegna l'82,3% in personale. Una percentuale molto alta rispetto alla media nazionale che per le 3.267 partecipate esistenti è del 26,6% e in Abruzzo è del 28,8%. A superare il peso percentuale della media nazionale per il personale in Abruzzo sono d'altronde oltre la metà delle partecipate: 73 su 140 per la precisione. Qualcosa in meno, poi, la nostra regione lo registra sulla spesa per gli investimenti: la media abruzzese è del 7,1% a fronte di quella nazionale che si attesta al 7,6%. D'altronde solo 38 società partecipate in Abruzzo superano la percentuale media nazionale degli investimenti, mentre in ben 31 di queste la quota di investimenti è pari a zero. Fanno eccezione, su tutte, l'Ato chietino che guida la classifica con il 67,7% di investimenti, l'Arit (65%), l'Ater di Teramo (59%) e l'Ato 3 Peligno-Alto Sangro (53,8%), con le restanti società sotto il 42%.

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