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Pescara, 25/07/2024
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Data: 28/06/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Qualcuno si ricorda del bollino blu per l’auto? di Franco Rolandi

Gentilissimo Direttore, Bollino blu: qualcuno se lo ricorderà. Eravamo a cavallo tra il 2006 e il 2007, giunta D’Alfonso. Un coraggioso Armando Mancini, all’epoca assessore alla mobilità del Comune di Pescara, al fine di arginare l’annoso (e ahinoi irrisolto) problema del traffico veicolare e dell’inquinamento ambientale, promosse e rilanciò il bollino blu, cioè il controllo dei gas di scarico degli autoveicoli con più di quattro anni di età, introdotto inizialmente nel 2000 e poi caduto in disuso ed abbandonato dopo pochi mesi a causa della mancanza dei controlli dei vigili, ma soprattutto della volontà politica a perseguire uno strumento comunque restrittivo ed impopolare, soprattutto a ridosso delle elezioni.
Ebbene sono passati dieci anni, nel frattempo si è insediata per cinque anni la Giunta Mascia e successivamente la Giunta Alessandrini, eppure quei divieti, presenti soprattutto nell’area di Pescara Porta Nuova, campeggiano ancora impunemente in diversi punti della città (vedi foto allegata) ad evidenziare quanto sia in realtà insensibile la classe politica pescarese alle questioni ambientali. Dando per scontato che i cittadini dell’area metropolitana abbiano ormai compreso che quei divieti rappresentino solo “un reperto archeologico”, mi chiedo cosa penserà e soprattutto come reagirà un eventuale turista (semmai ce ne fossero ancora) che, in presenza di un esplicito e nemmeno tanto nascosto segnale di zona traffico limitato, assisterà imperterrito al regolare transito di auto negli orari vietati. “Saranno tutti dotati del bollino blu ??”
Franco Rolandi

Pescara In materia di inquinamento delle auto, ci sono precise norme europee e nazionali. Le prime classificano le vetture in base alle classi “Euro”, a seconda delle quantità di emissioni nocive (polveri sottili, ossidi di azoto ecc.), mentre le seconde stabiliscono le scadenze entro le quali i veicoli vanno sottoposti a revisione, anche per il controllo dei “fumi”. C’è bisogno di ulteriori standard fissati dai comuni? Secondo me, no: i sindaci possono stabilire restrizioni alla circolazione delle auto più obsolete (tipo Euro 0, Euro 1 ecc.), se ritengono che l’inquinamento nelle loro città sia oltre il livello di guardia, e incaricare le Polizie municipali di effettuare controlli capillari sulle revisioni. Il resto, tipo i bollini blu, fa parte del passato, un reperto archeologico di cui si trova traccia solo in alcune città.


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