Tutto da rifare. Cancellati, annullati in un batter baleno per «sospette anomalie» tre concorsi interni in Atac. La decisione è stata presa dal dg dell'azienda del trasporto pubblico capitolino Marco Rettighieri che dopo avere visionato le graduatorie già belle che chiuse, ha fermato tutto. «Ho riscontrato delle anomalie che esamineremo una per una, un campanello d'allarme che non potevo assolutamente sottovalutare per cui ho interrotto l'iter. Le prove sono annullate», spiega. Marcia indietro, dunque, per una cinquantina tra autisti, operai e impiegati che al termine della selezione avviata nel 2015, da alcuni mesi avevano iniziato a prestare servizio come capotreni sulla linea ferroviaria Roma-Viterbo, come operatori di stazione e macchinisti.
NEL MIRINO
Queste le tre prove incriminate finite nel mirino della trasparenza aziendale. E in queste ore i vincitori sono tornati a svolgere le mansioni precedenti. Rettighieri ci tiene a sottolineare che si tratta di concorsi interni che erano stati «approntati prima del mio arrivo alla guida dell'azienda». Più precisamente la paternità spetterebbe proprio a quel Giuseppe De Paoli, ex capo del personale, che lo stesso Rettighieri (il cui mandato è stato rimesso in questi giorni nelle mani del neo-sindaco Virginia Raggi che incontrerà a breve) nel febbraio scorso licenziò in tronco insieme con il direttore del dipartimento dei Servizi per la mobilità Emilio Cera. L'ex dirigente Alitalia De Paoli, al suo arrivo in ufficio si vide ritirare il badge. Su di lui la procura regionale della Corte dei Conti aveva aperto un fascicolo a proposito della sua assunzione a tempo indeterminato avvenuta nel 2014 senza alcun bando pubblico, a fronte di un contratto per duecentomila euro l'anno. Ora nel mirino della trasparenza aziendale sono finiti i concorsi interni che aveva indetto.
«Al momento non si va in Procura, si annulla punto e basta - aggiunge Rettighieri - Prima verificheremo internamente cosa è successo, passo dopo passo, per arrivare alla graduatoria finale. Esamineremo ogni pratica, poi valuteremo. Prima dobbiamo capire bene noi che cosa è successo. Per ora sono solo delle anomalie».
LE MOTIVAZIONI
Rettighieri non è nuovo a operazioni di pulizia e trasparenza. Tanto che tra le verifiche interne sono finite anche le procedure di assunzione di 350 dipendenti risultati imparentati con sindacalisti.
Ma perché annullare i tre concorsi interni? L'ipotesi più plausibile è che possano essere state avviate le selezioni interne nonostante vi fossero graduatorie di concorsi passati ancora aperte e da cui, potenzialmente, si sarebbe potuto attingere nuovo personale. Oltretutto, criterio di base sarebbe stata l'anzianità di servizio dei dipendenti che, comunque, hanno dovuto affrontare gli esami e frequentare corsi di formazione ad hoc.
CRITICITÀ
Le tre selezioni hanno coinvolto in tutto circa una cinquantina di dipendenti. Una quota per capotreni e operatori di stazione (i primi due concorsi ad essere annullati già qualche giorno fa), in particolare, era destinata agli autisti che nel periodo della formazione sono stati distolti dalla guida dei bus, andando a sguarnire ulteriormente il servizio aggravando la già critica situazione in Atac. Lunedì sera, invece, è scattato anche l'annullamento della selezione indetta il 17 novembre del 2015, volta al reperimento di 15 capitreno da assegnare alla tratta Roma-Viterbo nell'ambito della divisione metro-ferroviaria. Capitreno che erano stati trasferiti ormai da circa quattro mesi e che confidando nella progressione, nel frattempo, si erano trasferiti nel Viterbese. «Abbiamo chiesto una convocazione urgente da parte della dirigenza - afferma Renzo Coppini, segretario del Sul Ct - perché sono stati aperti molti fronti dall'azienda ma nei quali con tutte le criticità esistenti è difficile districarsi. Uno su tutti: ogni giorno un quarto dei bus rimane fermo nelle rimesse per guasti».