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Pescara, 25/07/2024
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Data: 01/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Conti, ticket e parco bus» Faro del Comune sull'Atac

Una corsa contro il tempo per tirare fuori dati, numeri, relazioni, bilanci e rendicontazioni certificate in Atac, da consegnare alla sindaca Virginia Raggi «entro e non oltre il 5 luglio prossimo». Alcune sono informazioni di routine (come la dotazione del parco mezzi o la novera dei guasti), altre un po' più complicate da attingere in tempi così ristretti (sei giorni appena) e che riguardano in particolare la tariffazione, cioè la vendita dei biglietti. Basti ricordare lo scandalo dei ticket clonati o l'incertezza di quanta parte dei bit, i biglietti integrati a tempo, sia da distribuire tra Metro o Cotral, per avere un'idea di come chiarimenti che in un'azienda normale si potrebbero ottenere in un qualsiasi momento, nella municipalizzata del trasporto capitolino potrebbero faticare ad arrivare. Ma da via Prenestina assicurano: «Lunedì invieremo le informazioni in Campidoglio».
LA RADIOGRAFIA
Una radiografia senza precedenti, a partire dai tempi di attesa a una singola fermata del bus alla cronistoria di tutte le gare aggiudicate negli anni 2015 e 2016: eccole le richieste impossibili della sindaca Raggi ad Atac e che hanno fatto - e stanno facendo - faticare non poco i vertici dell'azienda del trasporto pubblico capitolino in questo ponte dei Santi Pietro e Paolo. Con una circolare interna, l'ad Armando Brandolese ha voluto che i direttori tecnici delle divisioni Corporate (Maria Grazia Russo), Operations (Roberto Monichino), Pianificazione controllo e investimenti (Stefano Guadalupi), Legale e patrimonio (Alberto Cortesi), Commerciale e sistemi (Fabrizio Frustaci), Metroferro (Alberto Giraudi), Sosta e parcheggi (Francesco Bonaventura Pica) e Superficie (Alessandro Cafarelli), insieme con il direttore generale Marco Rettighieri, «ognuno per propria competenza», entro ieri predisponessero tutta la documentazione necessaria per non farsi trovare impreparati all'appuntamento. Ma solo stamani le informazioni dovrebbe arrivare sul suo tavolo. La «scheda documenti e macroindicatori Atac spa» con le indicazioni richieste dalla sindaca è suddivisa in dieci voci.
Le prime quattro sono perentorie e chiedono lumi sulla «trimestrale 2016», il «bilancio 2015», le «gare aggiudicate negli anni 2015 e 2016 con i relativi importi», ultimo ma non meno importante, il dettaglio dell'«esposizione debitoria nei confronti dei fornitori per singolo settore operativo». Seguono i quesiti su «parco veicolare e capacità industriale», «esercizio», «accessibilità», «esazione», «sosta», infine, «impianti di fermata di superficie», a comporre una specie di piattaforma su cui possa poggiare la programmazione di domani.
LE ALTRE VOCI
Ad esempio Raggi vuole conoscere «la curva di disponibilità (dei mezzi, ndr) con previsione a 30, 60 e 90 giorni e previsione per la riapertura delle scuole a settembre»; la «vita tecnica residua dei veicoli», con «l'indicazione di valore e opportunità di investire»; le «corse giornaliere da programma» e «quelle effettuate», compreso «il tempo medio di sosta dei veicoli ai capolinea». Vuole, inoltre, l'elenco delle stazioni e dei veicoli accessibili a disabili; il «numero dei biglietti venduti per giorno per tipologia e località», il «numero delle obliterazioni, per fascia oraria», il «rapporto emettitrici biglietti funzionanti/non funzionati». Quindi un faro sulla sosta a pagamento: l'«incasso medio per posto auto», l'«affluenza ai parcheggi di scambio», il «rapporto parcometri funzionanti/non funzionanti». Infine, il «numero di fermate con pensilini e paline elettroniche», quelle installate «nel 2015 e 2016», le spese di investimento e manutenzione.
Intanto, dopo l'annullamento di tre concorsi interni «per sospette anomalie», si temono disagi sulla ferrovia Roma-Viterbo. «A prescindere dalle ragioni - spiega Renzo Coppini, del Sul Ct - quando i 15 nuovi macchinisti saranno richiamati alle loro precedenti mansioni, sarà difficile immaginare che i pochi che restano riusciranno a garantire tutti il doppio turno di servizio anche in un periodo di ferie estive. In attesa di chiarimenti, potevano essere lasciati lì dove erano necessari per carenza di organico».

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