Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.577



Data: 02/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
La disoccupazione scende all'11,5%

ROMA La disoccupazione che scende, gli occupati che crescono e l'area dell'inattività che si assottiglia. Sintomi di rilancio per il lavoro in Italia. Li ha colti l'Istat segnalando, appunto, che a maggio (su base annua) si registrano quasi 300 mila occupati in più, mentre ci sono 175 mila disoccupati e oltre 300 mila inattivi in meno. Il tutto in un quadro che vede il tasso di disoccupazione all'11,5%, in calo dello 0,1% su aprile e dello 0,7% rispetto a maggio 2015. Dopo l'aumento di aprile (+1,5%) la stima dei disoccupati a maggio scende dello 0,8% (-24 mila). La riduzione interessa sia gli uomini (-1%) sia le donne (-0,6%).
I NUMERI
Dopo l'aumento registrato nei due mesi precedenti (+0,3% a marzo e ad aprile), ha spiegato l'Istat, la stima degli occupati a maggio sale ancora, seppure in modo lieve (+0,1%, pari a +21 mila persone). La crescita dell'occupazione (al 57,1%) è attribuibile in particolare alla componente femminile e riguarda i dipendenti (+11 mila i permanenti, +37 mila quelli a termine) mentre calano gli indipendenti (-28 mila). Nel trimestre marzo-maggio l'aumento degli occupati (+0,4%, pari a +101 mila) è associato ad un calo dei disoccupati (-1,1%, pari a -32 mila) e degli inattivi (-0,9%, pari a -121 mila). Su base annua si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+1,3%, pari a +299 mila). La crescita tendenziale è riferita ai dipendenti, sia permanenti (+1,7%, pari a +248 mila) sia a termine (+3,5%, pari a +81 mila), mentre sono in calo gli indipendenti. Nello stesso periodo calano i disoccupati (-5,6%, pari a -175 mila) e gli inattivi (-2,2%, pari a -305 mila).
In questo quadro positivo resta irrisolto il problema del lavoro giovanile. A maggio il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, vale a dire la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 36,9%, invariato rispetto al mese precedente. Un elemento che non scalfisce l'ottimismo di Palazzo Chigi. «Con i dati Istat siamo a 497mila posti di lavoro in più da febbraio 2014: il Jobs Act sta creato lavoro stabile, avanti tutta», ha esultato su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Più articolato il commento di Giuliano Poletti. «I dati positivi ha osservato il ministro del Lavoro confermano una tendenza di crescita dell'occupazione. I dati di maggio, dopo quelli di marzo e aprile indicano il miglioramento della situazione dell'occupazione ed anche una maggiore fiducia per le prospettive del mercato del lavoro». In chiaroscuro le valutazioni di Confindustria. Il centro studi, dopo aver certificato che l'aumento dell'occupazione si è consolidato nel 2015 (+0,8%), prevede che l'incremento rimarrà sostenuto nel 2016 per poi smorzarsi nel 2017 di pari passo con l'andamento del Pil. Così Viale dell'Astronomia, secondo cui la Brexit costerà 81mila posti all'Italia, stima che le Ula (unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) aumenterà dello 0,7% quest'anno e dello 0,5% il prossimo raggiungendo quota 23,9 milioni. Lo stesso numero del 2012, ma ancora 1 milione e 370mila posti in meno rispetto al livello pre-crisi.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it