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Pescara, 25/07/2024
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Data: 05/07/2016
Testata giornalistica: Il Centro
«Non c’è posto sui pullman». La protesta dei pendolari. Francavilla, i passeggeri degli autobus per Pescara si appellano alla Tua «Paghiamo i biglietti, ma viaggiamo in condizioni pietose. In tanti rinunciano» (l'articolo in pdf)

FRANCAVILLA Gli autobus della tratta Francavilla Foro-Pescara scoppiano. In estate, con la diminuzione delle corse, specie nelle ore di punta, gli utenti denunciano una situazione insostenibile sulla linea 21: costretti a stare in piedi, stretti come sardine tra i corridoi stracolmi di bustoni e bagagli, spesso sono costretti a rinunciare a salire sull’autobus per poi aspettare la corsa successiva. È successo venerdì scorso a un cittadino, Alfonso Camodeca, che nella fascia oraria dalle 17 alle 18,36 racconta di non essere riuscito a prendere il mezzo della Tua, la nuova società unica abruzzese di trasporto che ha inglobato la Gtm, l’Arpa e la Sangritana, perché troppo affollato, nonostante le corse sulla carta siano abbastanza frequenti e i tempi di attesa tra un viaggio e l'altro oscillano tra i 15 e i 20 minuti circa. L’uomo, tuttavia, non è l’unico ad aver subito lo stesso disagio: anche altri utenti, tra cui una mamma con il passeggino, hanno vissuto la stessa disavventura. «Ho la sensazione», dice Camodeca, «che i dirigenti della Tua considerino gli utenti che pagano il biglietto o l’abbonamento peggio delle bestie, anzi le bestie sono anche tutelate. Ma per voi è tabù trattare le persone con dignità». La linea sotto accusa è la 21, quella che collega il quartiere Zanni, a nord di Pescara, con Francavilla foro, passando per viale Kennedy, viale Muzii, viale Bovio, corso Vittorio Emanuele, ponte Risorgimento, viale Marconi, Università, viale della Pineta, viale Luisa D'Annunzio, viale Primo Vere, viale Alcione, viale Nettuno (ritorno viale Colombo) e Francavilla via Tosti. «Avete mai viaggiato in qualche autobus nelle ore di punta?», si chiede Camodeca, «se non l’avete fatto provate Pescara-Francavilla e viceversa nei mesi estivi e forse vi renderete conto. Il giorno 1° luglio dalle 17 alle 18,36 non era possibile salire sul bus numero 21 proveniente da Francavilla, addirittura una signora con un bambino nel passeggino ha dovuto rinunciare tanto era gremito. Ma anche altre persone non sono potute salire, primo motivo l’affollamento, secondo motivo i troppi i bagagli e le buste enormi che occupavano la piattaforma e i corridoi. In questa linea», suggerisce il cittadino, «perché non mettere un bus di quelli lunghi nelle ore di punta? I dirigenti», aggiunge Camodeca, «stanno comodi nelle loro confortevoli poltrone e non capiscono o fanno finta di non capire le esigenze degli utenti. Si dovrebbero vergognare per i disagi che creano. Nei mesi estivi anziché incrementare il servizio lo diminuiscono». Un altro tassello dolente sono le giornate di sospensione delle attività indette dal personale della Tua: «Perché», si chiede lo stesso utente, «quando viene indetto lo sciopero non si affiggono le locandine alle fermate? Ho l’abbonamento annuale, chi mi rimborsa dei giorni di sciopero? A fine anno chiederò i danni all’azienda se non mi risarciscono in qualche modo dei giorni persi».

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