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Pescara, 25/07/2024
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Data: 05/07/2016
Testata giornalistica: Mapero'
Porchetta Leopoldina di Lilli Mandara

Sarà il più grande evento istituzionale dell’anno. Ma che anno, degli ultimi dieci anni, anzi meglio, degli ultimi quindici anni: così dicono le roboanti pubblicità della Regione Abruzzo. Peccato però che non serva a niente, e soprattutto che costi un occhio della testa. Di una testa però che non doveva essere utilizzata per finanziare la Leopoldina d’Abruzzo: il Fondo sociale europeo. Che in questo caso servirà a pagare una enorme passerella elettorale e niente più.

Si chiama Fonderia Abruzzo, laboratorio di idee, innovazioni, progetti e nuove visioni per il futuro della Regione Abruzzo in Europa, che si terrà sabato prossimo dalle 10.30 alle 19 alla Fortezza di Civitella del Tronto, e che fa appunto il verso alla Leopolda di Renzi: un tam tam partito già da un mese per invitare sindaci cittadini amministratori a iscriversi, presto fate presto rimangono solo pochissimi posti, per presentare idee studi progetti.

Peccato però che questi progetti resteranno carta straccia: in cassa infatti non c’è il becco di un quattrino. Manco mille euro.
Una giornata di tavoli passerelle saluti che costerà la bellezza di 150 mila euro. Presi dal Fse, che è il principale strumento utilizzato dall’Unione europea per sostenere l’occupazione, aiutare i cittadini a trovare posti di lavoro migliori e assicurare opportunità lavorative più eque per tutti.

“A questo fine, il Fse investe nel capitale umano dell’Europa: i lavoratori, i giovani e chi è alla ricerca di un lavoro. Grazie a una dotazione di 10 miliardi di euro l’anno, l’Fse aumenta le prospettive occupazionali di milioni di cittadini europei, prestando particolare attenzione a chi incontra maggiori difficoltà a trovare lavoro”: questo dice la home page della Commissione europea.

In Abruzzo invece, sabato prossimo, il Fondo sociale europeo servirà a finanziare una enorme scampagnata elettorale, l’affitto di gazebo e di tavoli (tematici) e l’inevitabile coffe break. Non quindi la comunicazione (che forse sarebbe stato possibile sostenere con quei fondi), ma l’organizzazione vera e propria di questo spottone elettorale ad uso e consumo di Luciano D’Alfonso e dei suoi staffisti. E siccome il lavoro e i tavoli tematici vanno bene ma poi a una cert’ora bisogna pur mangiare, il Fse finanzierà anche una grande porchetta, che dovrà sfamare tutti i commensali (sembra che con 150 mila euro il pranzo non ci sarebbe uscito). Cosa c’è di meglio di una enorme porchetta gaspariana per un evento che si chiama Fonderia, che prevede tavoli e gazebo all’aperto sotto il sole cocente a 40 gradi? Niente, sennò forse non si chiamerebbe neppure Fonderia. E allora, visto che siamo in territorio teramano e visto che siamo nella terra dove viene cucinata la migliore porchetta d’Abruzzo, avanti tutta col panino.

Una brutta bruttissima copia della Leopolda. Che a malapena tenteranno di raddrizzare nella seconda parte della giornata con la firma del patto dello sviluppo alla presenza dell’onnipresente sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti.
ps: l’unica cosa azzeccata della Leopoldina e’ la location: la Fortezza di Civitella è stato l’ultimo bastione borbonico ad arrendersi ai piemontesi e tutto sommato, se le cose si mettono male, potrebbe tornare utile anche alla Regione. Haivistomai?

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