Ancora una volta, il suo pessimo rapporto con i social-network inguaiano Micaela Quintavalle, la «pasionaria» del tpl romano e presidente dell’associazione-sindacato «Cambiamenti-M410». L’autista rischia infatti la sospensione a causa della violazione del codice etico, per aver rilasciato dichiarazioni alla stampa - in realtà scrivendo dei post un po’ troppo dettagliati, ndr - relative alla situazione in Atac senza l’autorizzazione preventiva.
Con una lettera a firma del dg Marco Rettighieri, pubblicata ancora su Facebook dalla Quintavalle, le si chiede di presentare «giustificazione dei fatti contestati entro 5 giorni, al termine dei quali Atac potrà procedere disciplinarmente a norma del regolamento; l'azienda, inoltre, si riserva di procedere per via giudiziaria».
Nel post incriminato, la sindacalista - vicina al Movimento 5 Stelle e in particolare al futuro presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito - parlava dei giorni caldi del blocco dei bus a causa della mancanza dell’aria condizionata, che spingeva numerosi autisti a rimandare indietro le vetture perché non a norma. Una situazione sempre negata dall’azienda, che ora va all’attacco della Quintavalle. «Mi viene da ridere - ha scritto ieri su Facebook - noi siamo nel giusto, io sono nel giusto. Bene, sono sotto trasloco».
Se da una parte la dirigenza della municipalizzata capitolina prova a mettere un freno alle denunce dei dipendenti che cercano di esporre una situazione confermata da più parti - la storia della Quintavalle ricorda da vicino quella di Christian Rosso, autista-coraggio messo all’angolo dai precedenti vertici e poi riabilitato dall’ex assessore Stefano Esposito - dall’altra parte i post della «pasionaria» costano nuove polemiche alla stessa: alcune settimane fa, infatti, aveva improvvidamente alluso ad un «aiuto» da parte della Cisl in occasione della sua assunzione, cosa che aveva scatenato la reazione dei vertici sindacali della sigla.