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Pescara, 25/07/2024
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Data: 10/07/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Sciopero Fiom disertato alla Sevel. Voltate la spalle al sindacato. L’azienda: «Astensione dal lavoro per l’8,9% degli operai, realizzati i 375 Ducato previsti»

Davide Labbrozzi (Fiom Cgil) Tanti lavoratori sono stati fatti rimanere dopo il turno di notte mentre chi era in servizio nel pomeriggio ha anticipato l’ingresso alle 11

ATESSA È balletto di numeri sul primo dei tre scioperi indetti dalla Fiom in Sevel nelle giornate di straordinario di ieri, del 16 e del 24 luglio. Da un lato l’azienda cita l’8,9% delle adesioni (che scendono all’8,6% se si considera anche una cinquantina di impiegati), e solo 138 operai sui 1.550 presenti nel turno che hanno deciso di non recarsi sulle catene di montaggio. Dall’altro la Fiom festeggia “un massiccio 50%”. Fiat e Sevel attestano inoltre di non aver avuto alcun contraccolpo sulla produzione dei furgoni commerciali prevista per il turno extra di ieri: 375 dovevano essere e 375 sono stati. Ma la Fiom non ci sta. «La Sevel», dichiara il segretario provinciale Davide Labbrozzi, «ha tentato di correre ai ripari con le solite operazioni di reclutamento di personale dagli altri turni. Tante persone sono state fatte rimanere dal turno di notte e lavoratori del turno pomeridiano hanno anticipato l’attività lavorativa alle 11. Nonostante ciò, le linee sono andate a rilento e tanti furgoni sono usciti incompleti. Il nostro monitoraggio fa venir fuori un dato inconfutabile: il 50% dei lavoratori ha scelto di non recarsi in fabbrica. Immaginiamo che diversi soggetti offriranno alla discussione numeri diversi, ma la Fiom, con onestà intellettuale, valorizzerà questo dato oggettivo per proseguire il cammino sindacale intrapreso». Lo sciopero era stato indetto dal sindacato metalmeccanico della Cgil a seguito di un inasprimento delle condizioni lavorative: «pause ridotte, aumento dei carichi di lavoro, salari più poveri, pretesa di lavorare il sabato e la domenica, ferie scaglionate da giugno a ottobre e non più solo ad agosto e la richiesta ad alcuni dipendenti di rimanere oltre il turno straordinario notturno». La Sevel si trova in un momento di crescente salita produttiva. I nuovi modelli del Ducato stanno scalando da mesi quote di mercato. Di qui la risposta dello stabilimento che sta facendo ricorso a diverse soluzioni tra cui i weekendisti (operai part time che lavorano solo nel weekend), 150 trasfertisti da altri stabilimenti Fiat per consentire ai dipendenti di godere di ferie e permessi residui, 15 giornate di straordinario all’anno (come da contratto) e 265 interinali di cui circa 150 operai generici a tempo pieno e altri part time. Ma per la Fiom bisognerebbe investire soprattutto in nuove assunzioni. Sullo sciopero di ieri interviene anche il segretario nazionale Fim-Cisl Ferdinando Uliano: «Non c’è stato alcun effetto sulla produzione: ai lavoratori non interessa l’opposizione politica a un contratto che nel 2015 ha portato 1.155 euro di premio ai lavoratori insieme a un forte incremento occupazionale e alla crescita produttiva».

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