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Pescara, 25/07/2024
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Data: 11/07/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Riforma dei porti. Concluso l’iter ora tocca al governo. Entro l’estate il varo del testo. L’Abruzzo avrà 60 giorni per chiedere l’adesione all’Autorità di Civitavecchia

PESCARA Il 6 luglio scorso si è concluso il cammino parlamentare della riforma delle Autorità portuali. Ora tocca al governo varare il provvedimento con le raccomandazioni espresse dalle commissioni parlamentari competenti e dalla conferenza delle Regioni. Tra le modifiche si prevedono procedure semplificate per i piani regolatori dei porti, la possibilità di istituire uffici amministrativi decentrati delle Autorità portuali di sistema nei porti dei comuni capoluogo di provincia (prevista anche la presenza nella governance dei comuni capoluogo di provincia). Inserita anche una moratoria di 36 mesi per la conservazione dell'autonomia amministrativa e finanziaria di Autorità portuali già costituite. E naturalmente nel testo c’è l’emendamento che interessa l’Abruzzo e che stabilisce la possibilità per la nostra regione di chiedere in maniera motivata, entro 60 giorni dal varo della riforma, l’adesione a una autorità portuale diversa da quella stabilita dal testo del governo: nel testo originario era Ancona, l’obiettivo è Civitavecchia. La riforma sarà varata entro luglio e contemporaneamente saranno nominati i nuovi presidenti delle Autorità. Sulla convergenza con Civitavecchia il governatore Luciano D’Alfonso si è già espresso favorevolmente. Per capirne le ragioni è indispensabile leggere il recentissimo volume di Antonio Nervegna e Euclide Di Pretoro dal titolo “Connettiamo l'Abruzzo” (Edizioni Menabò), risultato di una approfondita analisi sui temi della portualità e della logistica nel suo complesso, soprattutto per quanto riguarda l’Abruzzo. «L'analisi», dicono i due autori, «parte dalla considerazione del ruolo che l'Abruzzo può svolgere nella rete comunitaria dei trasporti, data la sua collocazione geografica. La ratio della proposta è quella della strutturazione di una piattaforma territoriale logistica trasversale (Civitavecchia-Roma-Pescara-Ortona) che segue il criterio della complementarietà tra i porti e della integrazione delle aree interne di Abruzzo e Lazio». Una scelta strategica per il futuro della regione. «Infatti», sostengono Nervegna e Di Pretoro, «nonostante la crisi economica generale, l'economia del mare è quella che ha realizzato valori positivi sia economici che occupazionali e l'Autorità Portuale di Civitavecchia si è particolarmente distinta, negli ultimi anni, con dati in forte crescita, anche grazie al suo presidente Pasqualino Monti, che è, da tempo, fortemente impegnato nel progetto di sviluppo del sistema portuale Civitavecchia-Ortona». Da sottolineare che la proposta, come si legge anche nella prima parte del libro, è condivisa e sostenuta dalla Regione (in particolare dal consigliere regionale delegato ai trasporti Camillo D’Alessandro) da Confindustria Abruzzo, dal Polo regionale della logistica e dei trasporti, dalle organizzazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative.

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