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Pescara, 25/07/2024
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Data: 11/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Tragedia Erasmus, risarcimenti tagliati

ROMA Difficile, se non addirittura impossibile, quantificare il valore di una vita. Specialmente di una ragazza di età compresa tra i 19 e 25 anni, la stessa delle vittime del tragico schianto di Freginals, vicino Tarragona, in Spagna. Qui il 20 marzo scorso persero la vita 13 studentesse, di cui sette italiane, durante il loro Erasmus spagnolo. Ora l'assicurazione ha reso nota la sua offerta per il risarcimento: 70mila euro, da cui verrà decurtato il 25%, riducendo così la cifra a 52.500 euro. Un taglio dovuto a una sorta di concorso di colpa perché le ragazze - è la tesi della società assicurativa - non indossavano le cinture di sicurezza. Un colpo per i genitori che, con l'aiuto dei legali, si sono uniti per ribellarsi alla decisione presa dall'assicurazione. Non è ancora mai stato dimostrato, infatti, che le ragazze non indossassero le cinture. Senza contare che, considerata la dinamica dell'incidente, se anche le tredici studentesse avessero indossato messo le cinture probabilmente non avrebbero avuto salva la vita. Appurata, invece, la colpa dell'autista, che ha confessato di essersi addormentato mentre era alla guida del pulmann.
IL NO DELLE FAMIGLIE
Adesso, per ognuna delle tredici famiglie, inizia la battaglia. Maria Cleme Bartesaghi, portavoce del team di avvocati, al momento non pensa di avviare una causa contro l'agenzia assicurativa: «È troppo presto per capire come muoversi. Quel che è certo continua - è che non accetteremo la cifra che è stata offerta come risarcimento. E per questo utilizzeremo a nostro favore ogni strumento che la legge ci concede per ottenere giustizia».
Alla notizia della proposta di rimborsi ridotti (diffusa ieri dal quotidiano Il Secolo XIX) il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha espresso «amarezza» e «rabbia». «Una assurdità insopportabile per chi ha tanto sofferto e ha perso una persona cara» ha commentato il premier.
Erano le 6 del mattino quando Francesca Bonello, Valentina Gallo, Elena Maestrini Elisa Valent, Lucrezia Borghi, Elisa Scarascia Mugnozza e Serena Saracino, hanno perso la vita nel tragico schianto. Tornavano nella città di Valencia dopo aver partecipato alla Fiesta de las Fallas di Barcellona. Con loro due tedesche, una studentessa dalla Romania, una dall'Uzbekistan, una dalla Francia e una dall'Austria.
IL PADRE DI SERENA
«Hanno impostato la vicenda - ha spiegato Alessandro Saracino, padre di Serena - come se le ragazze si fossero macchiate di chissà quale colpa. A quanto ne so, invece, le cinture le avevano, ma erano cinture addominali e quindi assolutamente inadeguate. Ma in quel Paese i risarcimenti sono irrisori: li hanno innalzati a gennaio nel 2016, ma rispetto ai nostri parametri sono ai confini del ridicolo». Una sicurezza che dovrebbe essere tutelata allo stesso modo in qualsiasi Paese per Saracino: «Mi verrebbe da concludere afferma il genitore - che l' Erasmus, così com'è oggi, sarebbe da sospendere: è troppo pericoloso».

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