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Pescara, 25/07/2024
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Data: 12/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Aeroporto, si decide sugli sgravi Ryanair domani vertice a Roma

PESCARA Certo, la Costa Smeralda non è l'Abruzzo e se l'aeroporto di Alghero chiude ai voli low cost resta solo la disperazione e il pane carasau. Sarà per questo che proprio in queste ore i sindaci della zona sono in rivolta e chiedono risposte da Roma sulla vicenda Ryanair che tutti si erano impegnati a risolvere entro la fine di giugno. La compagnia di volo irlandese, con i contratti in scadenza a fine estate, sia in Sardegna che in Abruzzo, è pronta a portare altrove la sua flotta se da Palazzo Chigi non arriverà la cancellazione della sovratassa aeroportuale introdotta nel gennaio scorso: +2,50 euro a ticket. Questione nazionale che tocca da vicino anche altri scali a due passi da quello d'Abruzzo, come Ancona e Bari. Ma mentre in Sardegna c'è chi è pronto a incatenarsi di fronte ai dicasteri romani, alla Saga si aspetta solo che dalle istituzioni si batta un colpo.
L'APPUNTAMENTO Il governatore Luciano D'Alfonso è volato sull'altra sponda dell'Adriatico con una delegazione della Regione per affrontare altri grandi temi legati alla mobilità, come quello delle reti Ten-T e delle trivelle in mare. Sulla costa croata si rincorrono i treni veloci e i corridoi baltici, quando sarebbe opportuno alzare anche la testa al cielo, soprattutto in queste ore così decisive per la sorte dei voli a prezzi stracciati verso le grandi capitali europee. Ma D'Alfonso rassicura tutti e lascia intendere di avere la situazione sotto controllo: «Matteo Renzi ha confermato la sua determinazione a superare l'ostacolo della sovratassa. Giorno 13 (domani per il giornale, ndr) ci sarà un incontro al Dipartimento del Tesoro con il capo di gabinetto Roberto Garofoli al fine di valutare nel dettaglio la sostenibilità economica dell'intervento». Si vedrà se il 13 porta fortuna, ma sembra che la vera distanza da colmare sia proprio quella tra il Ministero dell'Economia, che tenderebbe a rinviare il provvedimento di riduzione del balzello aeroportuale, e quello dei Trasporti (retto da Graziano Delrio) che ha invece assunto impegni precisi con le Regioni e mister Ryanair in persona per l'eliminazione della tassa. Poi c'è l'altro fronte, aperto dallo stesso D'Alfonso nei giorni scorsi a Bruxelles, che riguarda l'allentamento della morsa dell'Europa sui piccoli aeroporti. Insomma, i soldi pubblici bocciati fino ad oggi come aiuti di Stato e che hanno impedito alla Regione di foraggiare le compagnie low cost attraverso la Saga senza incorrere nelle procedure di infrazione della Ue e della magistratura contabile. Il 4 luglio scorso la Commissione bilancio dell'Unione europea ha recepito alcuni emendamenti della Regione Abruzzo volti a superare gli attuali vincoli sugli aiuti di Stato. Questo per garantire la sopravvivenza dei piccoli aeroporti con un volume di traffico inferiore ai 700mila passeggeri, come quello di Pescara. Il punto oggi è proprio questo. Per trattenere Ryanair occorre trovare, entro settembre, 2,5milioni di euro che in assenza di interventi risolutivi del governo possono arrivare solo dagli azionisti pubblici della Saga: Regione, Comuni, Enti camerali, mentre gli appelli ai privati sono caduti fino ad oggi tutti nel vuoto. Una partita contro il tempo, giocata gioca sull'asse Roma-Bruxelles, per scongiurare che molti piccoli aeroporti siano trasformati presto in allegri campi di girasole.

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