Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.574



Data: 12/07/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Sei nuovi bus per svecchiare la flotta Ama. Cialente si rivolge alla Regione: «È giunto il momento di dire se si andrà o no all’unione con Tua»

L’AQUILA Sei nuovi autobus per svecchiare la flotta dell’Ama, l’azienda partecipata della mobilità dell’Aquila. I nuovi Iveco Tector 7 diesel “euro 6” sono stati presentati ieri dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, dall’amministratore unico dell’Ama, Agostino Del Re e dall’ingegner Angelo De Angelis, direttore generale. Nuovi bus molto meno inquinanti degli euro 0 che potranno andare in rottamazione. «Come emissioni inquinanti siamo a un centesimo rispetto ai vecchi bus», ha detto Cialente. Si tratta di veicoli climatizzati «molto confortevoli. Ogni autobus è privo di barriere architettoniche», potendo usufruire di una pedana meccanica «che è stata scelta per la sua versatilità e affidabilità al posto delle pedane elettriche che si rompevano spesso», ha spiegato De Angelis. Il progetto è finanziato per il 75% da Regione Abruzzo con fondi FSC 2007/2013 e per il restante 25% dall’Ama, per una spesa totale di 1.2 milioni di euro di cui 300mila a carico dell’Ama. «Siamo un’azienda sana», ha detto l’amministratore Agostino Del Re, «con il bilancio in attivo e appena ricapitalizzata», mentre per Cialente «per la nostra idea di città il trasporto pubblico deve acquisire un ruolo fondamentale. Ma ci sono dei nodi che è arrivato il momento di sciogliere», ha proseguito il primo cittadino, «vogliamo capire se si andrà o meno alla fusione con Tua (l’azienda unica dei trasporti abruzzesi. È già un anno che abbiamo posto il problema alla Regione, senza avere risposta. La fusione permetterebbe di razionalizzare le percorrenze e garantire più percorsi, in particolare per gli studenti universitari». Cialente chiama inoltre in causa l’assessore regionale Camillo D’Alessandro. «Sappiamo bene che la “torta” dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni per il trasporto pubblico si è sensibilmente ridotta. Ma la ripartizione è ancora oggi basata sul dato storico, ed è ferma al 1982. Nel frattempo, però, L’Aquila è cambiata, in particolare nel post-terremoto». I chilometri percorsi sono infatti passati da 2,5 milioni a circa 4 milioni, con gli aquilani che per coprire il servizio pagano un contributo annuo di 2 milioni e mezzo. «Una cifra enorme», ha detto Cialente, che ha anche presentato il nuovo sistema di ticket on line basato sulla piattaforma MyCicero per pagare il biglietto e obliterarlo tramite una app per il cellulare.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it