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Pescara, 25/07/2024
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Data: 14/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac, allarme manutenzione servono subito 58 milioni

Mancano 58 milioni di euro per finanziare la manutenzione straordinaria di Atac. Interventi già messi in programma dalla municipalizzata dei trasporti della Capitale (è scritto nel piano industriale) e che avrebbero dovuto partire a giugno. In teoria, perché, causa elezioni, i fondi sono stati congelati. E ora non ci sono più. È questa la prima grana, insieme all'emergenza rifiuti, che dovrà affrontare la giunta pentastellata di Virginia Raggi. È stata la sindaca a chiedere agli assessori al Bilancio e ai Trasporti, Marcello Minenna e Linda Meleo, di incontrare i vertici della partecipata del Tpl. Che ieri mattina si sono presentati in Campidoglio, proprio per affrontare la situazione finanziaria dell'azienda e il piano infrastrutturale.
In quattro ore di discussione, il tema più spinoso - e anche quello affrontato più a lungo - è stata proprio la mancanza dei fondi per la manutenzione della metro. Oltre 58,3 milioni per il rinnovo, ormai improcrastinabile, del materiale rotabile, degli impianti e delle infrastrutture delle linee A e B, più i lavori straordinari sulle banchine dei tram.
IPOTESI MUTUO
La prima tranche da 18 milioni avrebbe dovuto essere sbloccata già il mese scorso. Ma i fondi non sono mai arrivati. E ora vanno trovati in tutta fretta. Sul dossier, oltre alla Meleo, è al lavoro in prima persona l'assessore Minenna. Consapevole che fino a quando non verrà approvato l'assestamento di bilancio (probabilmente a settembre) dalle casse del Comune non potranno essere stornate nuove risorse. Ecco perché si cercano strade alternative: in Campidoglio c'è chi ipotizza il blocco degli straordinari (che però sono già stati ridotti al minimo con il nuovo contratto in vigore da un anno) oppure si potrebbe tentare di attivare un nuovo canale con le banche, rinegoziando i vecchi debiti o attivando un altro prestito. Ma anche questa soluzione è in salita, dato che Atac ha certificato 1,3 miliardi di debiti nel 2015 (anche se in riduzione di 200 milioni rispetto all'esercizio precedente).
IMMOBILI E NAVETTE
La prossima settimana (probabilmente martedì) intanto il Comune dovrebbe sbloccare la gara per 150 nuovi autobus. Le navette, tutte in leasing, arriveranno entro ottobre. Resta ancora in sospeso il nodo della governance dell'azienda comunale. Sia il diggì Marco Rettighieri che l'amministratore unico Armando Brandolese hanno rimesso il mandato, e aspettano segnali per restare. Ieri la Raggi, a domanda dei cronisti, non ha risposto. «Oggi ero impegnata in altre riunioni». E l'argomento non è stato affrontato neanche nel vertice con Minenna e Meleo. «La riunione - hanno spiegato gli assessori M5s - è servita a sviluppare le prime azioni di intervento per il miglioramento in termini di efficienza dell'azienda, sia sotto il profilo dei conti, sia sotto il profilo della programmazione a breve e lungo termine». Tra le altre operazioni discusse ieri, la vendita del patrimonio immobiliare di Atac da dismettere (17 strutture in tutto).
LE CORSIE
Intanto i Cinque stelle lavorano per aumentare le corsie preferenziali e «proteggere» quelle esistenti dalle auto in divieto di sosta. Ad occuparsi del progetto, molto caro alla Raggi già dalla campagna elettorale, è Enrico Stefano (M5s), presidente in pectore della commissione Trasporti. «Stiamo già lavorando all'aumento delle corsie preferenziali - ha spiegato ieri - ma soprattutto alla protezione di quelle esistenti». Allo studio ci sono cordoli e barriere fisiche, modello via Giolitti, «per scongiurare la sosta selvaggia delle auto».

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