Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/07/2024
Visitatore n. 738.574



Data: 15/07/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Schianto dei treni. Tra le vittime l’uomo che amava Navelli. Si tratta del vicequestore Schinzari che aveva 59 anni. Il ricordo di un’amica. Il sindaco Federico: era uno di noi

NAVELLI Fulvio Schinzari aveva 59 anni. Era nato a Galatina in provincia di Lecce ed era vicequestore aggiunto della polizia. Ma il suo grande amore era Navelli dove, appena libero dal lavoro, si rifugiava con la sua famiglia. Aveva comprato una casetta qualche anno fa su consiglio di amici anche loro colpiti dalla bellezza della Piana e dei dintorni. Il sindaco Paolo Federico afferma che negli anni decine di famiglie pugliesi hanno acquistato casa nel borgo soprattutto per le vacanze estive. Tutto merito di un medico di Bari capitato per caso a Navelli, il quale ebbe un vero e proprio colpo di fulmine per la capitale dello zafferano e ne parlò ai conoscenti. Schinzari è morto martedì mattina. Era sul treno che doveva portarlo a Bari, dove però non è mai arrivato. È una delle 23 vittime accertate dell’incidente ferroviario che ha scosso l’Italia.Un’amica di Schinzari, la professoressa aquilana Silvia Mantini, così lo ricorda: «Fulvio era un caro amico, che frequentavamo poco perché ci riuscivamo a vedere solo nelle belle sere d’estate all’Aquila e a Navelli. L’Abruzzo, e questo borgo in particolare, doveva essere piaciuto tanto a lui che alla moglie Emma, al punto da comprare, alcuni anni fa, una simpatica casetta in fondo a una delle parti più alte del paese. Non sapevamo molto del suo lavoro, lui schivo eppure socievolissimo e ricco di scoperte da condividere: viaggi, musica e soprattutto libri. Aveva insegnato a mia figlia Sofia a usare l’e-book quando, nell’estate 2009, lei non faceva altro che leggere, forse anche per sfuggire al nostro collettivo frastuono interiore. In quella loro casa stazionavano spesso, invitate dalle loro figlie Natalia e Angela, frotte di ragazzi e ragazze riunite d’estate in paese, che si ritrovano a cadenze fisse in quei luoghi di nonni o parenti lontani, a tessere l’intimità di uno stare insieme semplice, distante dalle metropoli d’inverno. Con loro gli amici di Navelli e molti nuovi giovani provenienti dalla Puglia. Emma e Fulvio ospitavano tutti, tirando fuori le ghiotte specialità di Andria, incuranti di quel vitale rumoroso branco. Fulvio era un grande amante della fotografia e della musica: l’ultima volta ci siamo incontrati, tutti, i primi di settembre al Festival Jazz all’Aquila, certamente un’occasione che non avrebbero perso. Li abbiamo subito cercati due giorni fa, pensando, come sempre in queste circostanze, che sarebbe stata solo un’occasione per risentirci. Il telefono ha a lungo squillato, senza risposta». Il sindaco Paolo Federico, che forse si recherà in Puglia per i funerali, lo ricorda così: «Una gran bella persona, era diventato uno di noi». Nell’incidente ferroviario è rimasta ferita una ragazza legata all’Aquila, Antonella Pastore, che il 6 aprile 2009 era in città perché fidanzata con un ragazzo aquilano. Nel 2012, per un’altra tragica coincidenza, si trovava in Emilia Romagna nei giorni del terremoto e nel marzo scorso era a Bruxelles, epicentro di una serie di attentati terroristici, con 32 vittime tra l’aeroporto e la metropolitana.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it