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Pescara, 25/07/2024
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Data: 15/07/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Vecchio stadio e stazione, caccia ai fondi. Il Comune di Teramo concorre al bando del governo per la riqualificazione urbana e punta ad avere un finanziamento di 18 milioni

TERAMO Un parco urbano con serre, un giardino d'inverno e una piccola arena per concerti e spettacoli. È questa la destinazione pensata dal Comune per il vecchio stadio. La struttura, in gran parte da smantellare, diventerà la cerniera tra il centro e la periferia in un più ampio intervento di riqualificazione urbana che comprenderà opere già realizzate e in fase di progettazione. Dall'area del vecchio stadio, che conserverà la propria vocazione a verde e sport, si dirameranno le piste ciclabili lungo le principali strade della città fino alla nuova stazione ferroviaria, da arretrare rispetto alla posizione attuale, e alle case popolari di Gammarana, San Berardo e via Piave, da ristrutturare anche a beneficio del contesto in cui sono collocate. Si condensa in questi elementi essenziali il progetto che il Comune, in collaborazione con Ater e Ferrovie, presenterà al governo per aggiudicarsi il bando con cui punta ad incassare almeno 18 milioni di euro destinati alle riqualificazioni urbane. A illustrare la proposta sono il sindaco Maurizio Brucchi e l'assessore all'urbanistica Valeria Misticoni, che ne sottolineano il raccordo con gli interventi da avviare tramite il Masterplan della Regione e altre opere ultimate o già programmate. Il fulcro, dunque, sarà il vecchio stadio che farà da elemento di congiunzione con il recupero e la valorizzazione di spazi dismessi nella zona di corso Porta Romana. «La rigenerazione urbana e la mobilità alternativa sono gli obiettivi sui quali si possono intercettare finanziamenti», spiega Brucchi, «e su questi temi sviluppiamo la nostra idea di città». Così del vecchio stadio resterà in piedi solo la curva est che sarà trasformata in gradinata dell'arena che ospiterà spettacoli ed eventi. Il resto del prato verrà lasciato a verde con l'allestimento di un parco che prenderà le forme di un giardino d'inverno con piante e fiori coltivate in serra. L'altro cardine del progetto sarà il nuovo capolinea ferroviario. Si tratta dell'intervento già programmato da Rfi ma per il quale non sono più disponibili i finanziamenti annunciati. Per questo l'opera, che prevede lo spostamento della stazione di qualche decina di metri rispetto alla posizione attuale e la trasformazione in piazza dell'area di risulta destinata a riconnettere la Gammarana al tessuto urbano della città, sarà inserita nella proposta confezionata per il bando del governo. L'Ater, invece, entrerà in gioco per il recupero delle palazzine popolari. Tra queste rientrano anche le cosiddette “case basse” di via Piave, già inserite anni fa in un intervento urbanistico realizzato solo in parte. Il progetto, però, avrà un raggio d'azione più ampio e abbraccerà anche la riqualificazione degli edifici Ater a San Berardo e alla Gammarana, dove verrà ristrutturata con adeguamento alle norme di sicurezza anche la scuola elementare De Jacobis. I diversi poli su cui è incentrata la proposta del Comune saranno collegati tra loro da una rete di piste ciclopedonali. Oltre a quelli già esistenti, come il progetto di un itinerario culturale interattivo tramite web a banda ultralarga e il riutilizzo dell'ex mercato coperto, i percorsi riservati a ciclisti e pedoni si snoderanno anche su ponte San Francesco, viale Crispi e via Po, dove saranno smantellati gli spartitraffico per lasciare spazio alla corsia preferenziale.

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