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Pescara, 25/07/2024
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Data: 16/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
Trasporti e sicurezza - Pendolari in allarme ma la Pescara-Roma «è una linea sicura»

Il grave incidente accaduto sulla linea ferroviaria secondaria tra Bari e Molfetta, ha creato disagio tra i pendolari della linea Pescara-Roma, anch'essa a binario unico. La domanda che serpeggia è: «Potrebbe succedere anche su questa linea un fatto così grave?». La risposta, rassicurante è senz'altro negativa.
Vediamo di spiegare i perché anche con l'aiuto degli esperti. In primo luogo su questa linea, che unisce i due mari (è il caso di ricordarlo a chi non lo sa o lo dimentica), esiste il sistema di sicurezza denominato Scmt (sistema controllo movimento treni) tale che, nella cabina di guida del locomotore, dove opera il macchinista, vi è un meccanismo che, in base a determinati codici, dà dei comandi al treno, a prescindere dall'azione del macchinista stesso. Il sistema funziona così: «Se il convoglio si trova di fronte ad un segnale (comunemente denominato semaforo) rosso, entra in funzione un sistema di frenatura automatica tale che, anche se il macchinista volesse partire, il treno rimane frenato (bloccato) e non parte, perché va in assenza codice. Se invece, ad esempio, si trova in prossimità di un segnale di partenza disposto a via libera (cioè verde), significa che esiste la via libera fino alla prossima stazione e, pertanto, il treno stesso può partire».
Questa è la sicurezza che il convoglio, lungo la linea Pescara-Roma abitualmente frequentata dai pendolari marsicani che ci scrivono, fino alla stazione successiva, non può incontrare un altro treno. Quando sulla Pescara-Roma ci sarà il doppio binario occorre sostenere che non è questa circostanza che scongiura gli incidenti. Per il semplice fatto che, anche sul semplice binario come è la Pescara-Roma, se gli operatori, capistazione e macchinisti, si comportano applicando le norme che regolano la circolazione treni, «tutto si svolge nella piena sicurezza».
FONDI STANZIATI Appare inutile dire, perciò, che sono stati stanziati dei soldi per il raddoppio di quel tratto di linea che non sono stati spesi e, se ciò fosse avvenuto, il disastro sarebbe stato evitato. Sulle linee ferroviarie, sia a semplice, sia a doppio binario, se nelle stazioni esistono i segnali di partenza, come sembra che fosse sulla linea in discussione, ebbene questi non possono essere superati per nessun motivo, salvo una specifica prescrizione del capostazione che, con apposito modulo, per motivi ben specificati, non ordini al macchinista e capotreno di superare detto segnale. Una considerazione sulle linee a doppio binario in merito alla sicurezza. Quasi su tutte queste linee delle Ferrovie dello Stato, esiste il cosiddetto blocco automatico e cioè: i segnali sono sempre a via libera (verdi), a meno che nella sezione protetta, cioè a valle del segnale, che il treno deve andare ad impegnare, non vi sia un altro rotabile, nel qual caso il segnale si dispone a via impedita (rosso). Ebbene, anche con questo sistema di distanziamento dei convogli, si è verificato che un treno abbia tamponato quello precedente. Per paradosso quindi, possiamo affermare che vi è più sicurezza sulle linee a semplice binario che su quelle a doppio. I pendolari marsicani, dunque, possono stare tranquilli.

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