Siglato ieri mattina all'università di Teramo il primo accordo in regione che darà il via libera alla progettualità esecutiva delle opere inserite nel Masterplan. Per il governatore D'Alfonso è il giorno del dies a quo (il giorno di inizio della decorrenza di un termine) in cui le tute dei manovali dovranno cominciare a sporcarsi di cemento. L'allegoria vuole ribadire il concetto della prossimità dell'inizio dei lavori sottolineata da una copertura finanziaria certa per un accordo che a Teramo unisce cultura e ricerca scientifica, accordo dunque di sviluppo e che permetterà la sottoscrizione di intese bilaterali tra gli enti. Ne gioveranno strutture storiche ormai all'abbandono come l'ex manicomio per cui è prevista una riconversione culturale che comprende Dams, Conservatorio e centro di ricerca dedicato ai malati psichiatrici, più la realizzazione di un polo agro-bio-veterinario che mira a diventare un centro di riferimento internazionale, di concerto con l'università e l'Izs. Il rettore D'Amico non molla sulla realizzazione di una funicolare, da ampliare fino a Ponte San Ferdinando, che condurrà l'utente a Coste Sant'Agostino. «La città di Teramo - ha riferito il governatore - è stata brava a conservare l'identità urbanistica del passato e ha saputo mettere in campo un'ottima sinergia per programmare il suo rilancio». Il sindaco Brucchi ha proposto un centro di alta formazione con una vera e propria accademia della cucina teramana nell'immobile Asl abbandonato di Corso Porta Romana, assieme al recupero del vecchio stadio e al completamento della pista ciclopedonale. «Questi ha ricordato il rettore D'Amico - sono progetti identitari e importanti non solo per il significato che assumono per la città e il territorio ma anche per la complessità, nonché di grande rilancio del polo di ricerca agro-bio-veterinario».