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Pescara, 25/07/2024
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Data: 17/07/2016
Testata giornalistica: Il Centro
L'uomo che tagliava i nastri di Mauro Tedeschini

A Luciano D’Alfonso prudono le mani. Non per impugnare una pistola (chissà, forse a volte vorrebbe fare anche quello...), ma per afferrare le forbici e cominciare a tagliare qualche nastro, magari festeggiando il completamento di opere pubbliche finanziate con la pioggia di miliardi del famigerato Master Plan. Il governatore annuncia la creazione di 60 mila nuovi posti di lavoro e una nuova primavera per l’economia di una regione in cui, per la verità, dal 2012 a oggi i disoccupati sono aumentati di oltre 22 mila unità. Ora, non vorremmo passare per gufi, ma ci sembra giusto per amor di verità far notare un paio di cose: 1) creando 60 mila posti, l’Abruzzo diventerebbe un caso mondiale. Tanto per capire di che cosa parliamo, è giusto dare due cifre: fatte le debite proporzioni, se l’Italia seguisse lo stesso trend i nuovi posti sarebbero almeno tre milioni. Non solo: se si considera che al momento i senza lavoro in regione sono 70 mila, con un boom come quello preconizzato il tasso di disoccupazione scenderebbe a un risibile 2%, molto meglio delle regioni più sviluppate della Germania. Vi sembra verosimile? 2) Il governatore sembra avere una cieca fiducia nel potenziale delle grandi opere pubbliche: strade, ponti, acquedotti. E non c’è dubbio che un’economia asfittica come la nostra non si risollevi senza investimenti di questo tipo. Anche qui però ci sentiamo di fare un paio di obiezioni. La prima, la più banale, è legata ai tempi biblici degli appalti pubblici (la vicenda del povero trenino pugliese docet), un problema enorme su cui D’Alfonso poco può fare. La seconda è che ormai l’economia gioca la sua partita sull’innovazione e sul digitale, più che sul catrame e sul cemento. E qui serve un lavoro oscuro, che si vede poco ma rende molto. Per dire: è difficile tagliare un nastro quando si dota della banda larga una zona dell’interno, ma senza quella le aziende muoiono. E le forbici si possono usare per tagliare qualche spreco. Buona domenica a tutti.

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