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Pescara, 25/07/2024
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Data: 19/07/2016
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Scontro treni, ho sbagliato per automatismo»

Forse il disastro ferroviario che ha provocato in Puglia 23 morti e 50 feriti è dipeso da una dimenticanza, da una fatalità. Il fatto di avere due treni fermi in stazione, ad Andria, avrebbe indotto - secondo le indagini della polizia - ad un automatismo il capostazione andriese, Vito Piccarreta, che ha ammesso davanti ai pm di aver alzato la paletta e acceso il semaforo verde per far partire il treno ET1021 diretto verso Corato, che si è poi scontrato con l'ET1016. Il convoglio fermo ad Andria e diretto verso Corato non doveva però partire perché Piccarreta sapeva che da Corato era in arrivo un altro convoglio, che lui stesso stava aspettando in stazione, ma del quale forse si era dimenticato. Piccarreta, quindi, dopo l'arrivo in ritardo di 23 minuti ad Andria del primo treno proveniente da Corato (l'ET1642), avrebbe agito in base ad un automatismo generato dal fatto di avere due treni fermi in stazione: ha alzato la paletta e ha fatto partire tutti e due i convogli, il primo verso Corato, l'altro verso Barletta. Il legale di Piccarreta conferma che il suo assistito sta collaborando alle indagini, ma ha negato di aver alterato con una correzione a penna il registro cartaceo di partenza del treno da Andria.

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